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Due arresti in poche ore, uno per atti persecutori l’altro per maltrattamenti

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Una storia durata quasi due anni nel corso della quale ha avuto una bambina con lui, un 34enne di origini calabresi. Poi la fine di questo rapporto a causa dei ripetuti maltrattamenti subiti dalla donna , sia fisici che verbali. L’ultimo il dicembre scorso. In quell’occasione l’uomo le causò escoriazioni ed evidenti ematomi sul viso. Ma lei non aveva avuto il coraggio di andare in ospedale sia per il senso di vergogna provocato dalla situazione sia per paura di eventuali ritorsioni,  non ultima quella minacciata dall’uomo  di portarle via la bambina.

La donna così aveva trovato rifugio dalla mamma ma anche quest’ultima dopo la fine della relazione ha iniziato ad essere molestata con messaggi ingiuriosi dal 34enne.

Ieri sera la vittima  ha chiesto finalmente aiuto agli investigatori dell’XI Distretto San Paolo, diretto da Massimiliano Maset, dicendo loro che l’uomo la stava aspettando sotto casa della madre per aggredirla.

E mentre l’ufficiale di P.G raccoglieva la sua denuncia, l’uomo contemporaneamente le inviava minacce di morte sollecitando altresì l’invio di una pattuglia tramite 112  altrimenti avrebbe commesso un omicidio.

All’arrivo della pattuglia sul posto, la casa della mamma della vittima, P.S., 34 anni di origini calabresi, con precedenti di polizia per lo stesso reato, è stato arrestato per atti persecutori.    

E’ stata invece la segnalare al NUE 112 della suocera a permettere l’immediato soccorso ad una donna costretta rifugiarsi all’interno della camera della figlia a causa della furia del compagno che aveva iniziato a scaraventare oggetti al muro e sul pavimento a seguito di una lite nata per un motivo banale, come la donna ha poi raccontato agli agenti.

Al loro arrivo gli agenti del commissariato Prati, diretto da Filiberto Mastrapasqua, oltre alle grida della donna, provenienti dall’appartamento, una volta entrati in casa hanno trovato pezzi di vetro in terra, portafotografie distrutti e vari oggetti di ceramica fatti a pezzi. Sinceratisi della condizione di salute della 53enne  e della figlia, gli agenti hanno ascoltato la vittima scoprendo che l’uomo non era nuovo a certi atteggiamenti e che proprio per questo la compagna aveva interrotto tempo addietro la loro convivenza,  riprendendola poco dopo. Insieme alla vita comune tuttavia erano riprese anche le violenze.

Fino a ieri, quando i poliziotti hanno arrestato Z.M., romano di 53 anni con precedenti di polizia, per maltrattamenti: è stato disposto, a suo carico, il divieto di avvicinamento alla ex compagna e l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti.


25/03/2021

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