![f](/statics/32/foto-rosi.jpg?art=1&lang=it)
Rosi è ipovedente ed ha difficoltà nel deambulare, inoltre, da pochi giorni, dopo la morte dell’anziano padre, è rimasta sola nella sua casa del quartiere Gianicolense. Non è abituata a vivere senza il papà ed anche svolgere le normali “cose di casa” diventa per lei un problema insormontabile. Presa dallo sconforto chiama il numero di emergenza e la telefonata arriva nella sala operativa della Questura di Roma; l’operatore, mentre inizia ad attivare la rete di aiuti, invia sul posto una pattuglia del Distretto Monteverde.
Gli agenti Antonio e Francesco trovano Rosi triste e disorientata; la tranquillizzano, la rincuorano e le spiegano che non è sola ed ha già 2 nuovi amici. Nell’attesa dei servizi sociali e del tutore i poliziotti le hanno fatto un po’ di spesa per i prossimi giorni, le hanno cucinato qualcosa ed insieme hanno preso un caffè fatto con la moka di casa.
Rosi è un nome di fantasia, ma la storia è vera. Antonio e Francesco portano però a casa quel sorriso che vale più di tante parole.