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RICONOSCE SU UN BUS IL SUO AGGRESSORE

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squadra volante

RICONOSCE SU UN BUS IL SUO AGGRESSORE: LA POLIZIA DI STATO INDIVIDUA E ARRESTA UN UOMO DI 29 ANNI

Erano le ore 10 quando nella mattinata di ieri è giunta alla Sala Operativa della Questura di Rimini una segnalazione da parte di un cittadino marocchino che aveva riconosciuto in un suo connazionale a bordo di un bus uno degli autori di un'aggressione subita qualche giorno prima. L'uomo veniva descritto dal segnalante con una canotta di colore bianco ed un cappellino scuro in testa che camminava da via Roma in direzione via dei Mille. Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti, sfruttando il contatto telefonico che la Sala operativa ha mantenuto per tutto il tempo dell'intervento con il segnalante, è riuscito subito a intercettare il soggetto in questione, che nel frattempo era giunto all'altezza della fermata dell'autobus di via dei Mille. Effettuati i necessari accertamenti, è subito emerso che quell'uomo risultava sprovvisto di documenti, motivo per il quale veniva accompagnato presso gli uffici della Questura per risalire all'identità certa dell'uomo. I poliziotti hanno quindi contattato il richiedente, che nel frattempo si era allontanato, ed effettuato ulteriori approfondimenti per verificare se l'uomo intercettato dagli operatori fosse proprio l'autore dell'aggressione subita. E dalla ricostruzione dei fatti è emerso che in data 30 aprile 2015, intorno alle ore 23.30, mentre si trovava solo intento a bere una birra in P.zza Ferrari, il segnalante veniva aggredito per futili motivi, da due cittadini marocchini a lui sconosciuti, che lo colpivano fino a fargli perdere i sensi. L'aggredito infatti per i colpi ricevuti veniva trasportato presso l'ospedale di Riccione ove rimaneva ricoverato per 7 giorni. I medici in particolare eseguivano un'operazione all'occhio destro per la "RIPARAZIONE DELLA ROTTURA DEL BULBO OCULARE". Ed è stato proprio mentre si recava presso l'ospedale di Riccione per sottoporsi a una visita specialistica che l'aggredito, mentre saliva a bordo dell'autobus nr. 9, alla fermata in corrispondenza di via Albania, notava seduto nella parte posteriore dell'autobus, in compagnia di una donna, uno dei due autori dell'aggressione in questione, il quale dopo un breve tratto a bordo del mezzo scendeva frettolosamente alla fermata di via dei Mille. A questo punto, l'aggredito ha deciso di seguire il suo aggressore. Dopo essere sceso alla fermata successiva, infatti, ha iniziato a "pedinare" a distanza il suo aggressore, mentre nel frattempo componeva il 113, segnalando in tempo reale tutti gli spostamenti e fornendo la descrizione precisa della persona pedinata. A quel punto, individuare e bloccare in sicurezza quell'uomo per i poliziotti della Questura di Rimini è stato semplice e agevole: particolarmente abili sono stati infatti gli operatori a non perdere il contatto telefonico con il segnalante, più volte tranquillizzato dall'operatore della Sala Operativa. L'aggressore, un cittadino marocchino di 29 anni, in considerazione delle lesioni riportate dall'aggredito (tali da costituire uno sfregio al viso) e del sua posizione di clandestino sul territorio nazionale, è stato sottoposto al fermo ex art. 384 cpp poiché gravemente indiziato del reato di lesioni gravissime.
05/06/2015

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