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FENOMENO PATACCARI: ARRIVANO LE MISURE DELLA SORVEGLIANZA SPECIALE RICHIESTE DELLA POLIZIA DI STATO

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FENOMENO PATACCARI: ARRIVANO LE MISURE DELLA SORVEGLIANZA SPECIALE RICHIESTE DELLA POLIZIA DI STATO

E’ proseguita l’attività di contrasto al fenomeno dei pataccari nella provincia di Rimini da parte del personale della Questura di Rimini, che dopo l’attività di controllo del territorio e denuncia ha sviluppato e approfondito il materiale investigativo raccolto per giungere a un più significativo risultato operativo.

Nelle settimane scorse, personale della Divisione Anticrimine ha infatti chiesto e ottenuto dal Tribunale di Bologna, l’adozione di  3 misure di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S., di cui due aggravate con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e una (tra le prime ottenute in ambito nazionale) con l’aggravante del divieto di soggiorno nella regione Emilia Romagna.

            I tre soggetti destinatari della citata misura di prevenzione, che tra le altre prescrizioni impone anche l’obbligo di rientrare in casa e uscirne entro un determinato orario, tutti di origine napoletana, sono pregiudicati per reati contro il patrimonio, la persona e la fede pubblica: si tratt appunto dei “pataccari”, i quali per anni hanno perpetrato numerosissime truffe ai danni degli utenti dell’autostrada A/14, in particolar modo nelle aree di servizio “Montefeltro Est e Ovest” site nel Comune di Riccione.

L’attività criminale in questione si esplicava con la vendita di “patacche di ogni genere” spacciandole per apparecchiature elettroniche quali “Personal Computer, telefoni cellulari, navigatori satellitari, macchine fotografiche digitali e in questo ultimo periodo anche “falso oro”. Nello specifico, il modus operandi  posto in essere dai soggetti in questione, era quello di proporre in vendita ai numerosi utenti in transito del materiale elettronico originale, ma una volta conclusa la trattativa, con abile e fulminea manovra, veniva venduta e consegnata una borsa del tutto identica a quella già visionata, all’interno della quale era stato riposto il materiale originale, confezionata con all’interno pacchi di sale e giornali per simularne il peso; tale borsa veniva incollata nella cerniera per renderne difficoltosa l’apertura e permettere così ai truffatori di allontanarsi indisturbati prima che il cliente si fosse reso conto del raggiro.

Già in precedenza il Questore di Rimini, a seguito anche di alcuni esposti inoltrati dalla “società Autogrill” che gestisce alcune aree di servizio del tratto autostradale A/14, aveva emesso nei loro confronti diversi Fogli di Via, con il divieto di ritorno nel Comune di Riccione, ma tale misura non aveva sortito effetto perché quotidianamente disattesa dai prevenuti che erano stati puntualmente denunciati alla locale A.G., per tale inosservanza, durante gli specifici servizi predisposti dalla Questura e dal Compartimento della Polizia Stradale.

A questo punto i poliziotti hanno deciso di adottare nei loro confronti una misura più restrittiva e con maggiore efficacia deterrente. L’eventuale violazione  delle misure di prevenzione sopra citate è prevista infatti la pena della reclusione da 1 a 5 anni e l’arresto in flagranza di reato.

I fenomeno degli abusivi e delle persone dedite alle truffe ai danni degli automobilisti, nel tratto di competenza della provincia di Rimini, ha visto una notevole diminuzione anche grazie ai servizi predisposti dalla Polizia di Stato e ai provvedimenti chiesti e ottenuti dall’Autorità Giudiziaria.


18/06/2018

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