FESTA DELLA DONNA: LA POLIZIA DI STATO ACCANTO ALLE DONNE CON IL PROGETTO “…QUESTO NON E’ AMORE”.
Anche nel giorno in cui tutto il mondo festeggia la Donna, la Polizia di Stato ha scelto di stare sempre vicino alle donne con la campagna “…questo non è amore”: all’iniziativa organizzata dal Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Rimini, dr.ssa Enrica Bonini, ha partecipato anche il neo Prefetto della Provincia di Rimini, dr.ssa Gabriella Tramonti.
A riprova dell’ininterrotto e straordinario impegno che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato mettono in campo al fine di contrastare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne, la campagna di sensibilizzazione della cittadinanza – inaugurata durante la stagione estiva dello scorso anno dal Questore di Rimini, dr. Maurizio Improta, d’intesa con gli Assessorati alle Politiche Sociali dei comuni di Rimini, Riccione e Santarcangelo di Romagna - non conosce sosta neanche durante giornata in rosa che il mondo dedica alla donna.
Il fenomeno della violenza di genere, come noto, è una delle forme più gravi e diffuse di violenza, di dimensioni epidemiche e trasversali poiché non conosce confini geografici, culturali, di sesso, età e di estrazione sociale.
Da sempre la Polizia di Stato è impegnata nel contrasto e nella prevenzione di inammissibili aggressioni fisiche, morali, psicologiche, economiche, sessuali e persecutorie che invalidano l’esistenza delle vittime, aggravandone la percezione personale per la difficoltà di riconoscersi tali, anche a causa della tendenza psicologica di rimanere ancorate al mito dell’amore eterno, che ostacola la sovrapposizione della figura dell’offensore al proprio partner.
La Polizia di Stato ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati: l’avviato progetto “...Questo non è amore” ha infatti come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed un’equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura di denunciare o di varcare la soglia di un ufficio di polizia.
Per fornire un rigoroso impulso all’azione di prevenzione del reato de quo, favorendo una migliore conoscenza di un fenomeno dal numero oscuro e delle sue trasformazioni, la Questura di Rimini, infatti, stimolata dal Ministero dell’Interno, sta realizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione presso i luoghi simbolo della città – parco Fellini, piazza Tre Martiri, Arco d’Augusto, Piazza Ganganelli di Santarcangelo in occasione della festa del S. Patrono - con il prezioso contributo del personale dell’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Rimini e dei locali centri antiviolenza.
L’iniziativa si sviluppa con il supporto di una postazione mobile della Polizia di Stato (camper o gazebo) e prevede il contatto diretto sia con le potenziali vittime alle quali verrà offerto il sostegno dell’èquipe istituzionale multidisciplinare composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine, Squadra mobile e del Medico della Polizia di Stato, sia con la generalità della cittadinanza per discutere delle caratteristiche e peculiarità del fenomeno, anche con l’ausilio di filmati e distribuzione propagandistica di brochure predisposte per l’occasione della Polizia di Stato.
L’attività di sensibilizzazione al fenomeno della violenza di genere intende raggiungere le persone, per questo motivo, durante lo scorso anno, l’attività dei poliziotti si è concentrata in P.le Fellini, al Centro Commerciale “Le Befane”, in Piazza Cavour, in Piazza Tre Martiri (in concomitanza con il mercato settimanale), e in C.so Fratelli Cervi a Riccione e a Santarcangelo di Romagna in occasione della festa di S. Michele Arcangelo), in piazza Tre Martiri e in P.zza Cavour, presso la quale, in occasione dell’allestimento natalizio della Piazza, è stata messa a disposizione dal Comune di Rimini una postazione per la distribuzione di materiale informativo e gadget predisposti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
Come ha ricordato il Capo della Polizia, Prefetto Gabrielli, a margine della presentazione del calendario 2017 della Polizia di Stato: "Ognuno di noi deve diventare protagonista nella lotta alla violenza sulle donne e aiutare le vittime a vincere la paura". I dati registrano un calo della violenza di genere, "ma non ci sarà statistica che può reggere finché ci saranno donne che patiscono questi reati - ha aggiunto Gabrielli - Se pure le statistiche sono confortanti il tema resta di grande attualità e grande emergenza. La violenza di genere va combattuta al pari e più di altri reati perché porta un disvalore che dobbiamo combattere". Bisogna essere quanto più vicini possibile alle vittime, ognuno di noi deve diventare protagonista, aiutare le vittime a vincere la paura, perché solo il convincimento che questo tipo di volenza non rimane recluso nell'ambito di chi la subisce può dare forza alle vittime".
Il progetto della Polizia di Stato proseguirà nel pomeriggio di oggi – con un gazebo allestito in Piazza Tre Martiri – e anche durante le prossime settimane con ulteriori iniziative organizzate dalla Questura di Rimini in collaborazione con il Comune di Rimini e i diversi Enti che sono ogni giorno sinergicamente impegnate nell’attività di prevenzione e repressione di condotte violente contro le donne.
L’attività degli operatori specializzati della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine ha permesso di conseguire i seguenti risultati:
2016
Numero istanze di ammonimenti presentate dal 1 gennaio 2016 al 31 Dicembre 2016: 39
Soggetti ammoniti: 16.
(Di cui 14 uomini- età 30/55 anni (due dei quali successivamente arrestati dalla squadra mobile) e 2 donne –età 39 e 55 anni)
Istanze rigettate per mancanza dei presupposti: 1;
Istanze archiviate su richiesta dell’istante: 4
Istanze trasformate in esposti: 5
Istanze in trattazione: -----
N. 2 richieste di notifiche di avvio di procedimento da parte della Divisione Anticrimine della Questura di Forli.
2017
Numero istanze di ammonimenti presentate dal 1 gennaio 2017 ad oggi: 4
Soggetti ammoniti: 1
Istanze rigettate per mancanza dei presupposti: 3
Istanze archiviate su richiesta dell’istante: ---
Istanze trasformate in esposti: ---
Istanze in trattazione: ---
N.1 avvio di procedimento per ammonimento da notificare per la Questura di Forli.
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Persone denunciate per atti persecutori: 118 nel 2016 e 20 nel 2017;
Persone denunciate per maltrattamenti in famiglia: 30 nel 2016 e 7 nel 2017;
Persone arrestate per maltrattamenti in famiglia: 3 nel 2016 e 2 nel 2017
Persone arrestate per atti persecutori: 3 nel 2016 e 2 nel 2017
L'attività di info/sensibilizzazione al fenomeno del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia, svolta dal 6 agosto 2016 ad oggi, invece, ha consentito di raggiungere i seguenti risultati operativi:
Numero utenti: le persone contattate sono state 1283 di età compresa tra i 25 e i 75 anni circa, di cui 788 donne, quasi tutti prevalentemente italiani;
Segnalazioni ricevute: sono state ricevute segnalazioni per maltrattamenti in famiglia e stalking (in data odierna), che sono sfociate in n. 6 denunce all'Autorità Giudiziaria, e segnalazioni che hanno portato all'emissione da parte del Questore di Rimini a n. 7 provvedimenti di Ammonimento per comportamenti assillanti e molesti;
Domande rivolte: informazioni sull'iniziativa specifica e sulla differenza esistente tra stalking e maltrattamenti e richiesta di promuoverla anche nelle scuole;
Attività svolta:sono state fornite informazioni, indirizzi e numeri telefonici utili per agevolare i contatti tra il personale preposto e le vittime di maltrattamenti.
Nel pomeriggio di oggi il Questore di Rimini, dr. Maurizio Improta, parteciperà al Teatro del Atti all’iniziativa “E’ per te Gessica”, organizzata dalla “Casa delle Donne”, Associazione con la quale i poliziotti di Rimini collaborano quotidianamente per contrastare il fenomeni criminali commessi nei confronti delle donne, iniziativa alla quale è prevista la partecipazione di Gessica Notaro
Questi più in dettaglio i dati di tutte le forze di polizia a livello nazionale:
-Gli omicidi di donne in ambito familiare
-Gli atti persecutori
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-le percosse
-le violenze sessuali
Oltre alla tutela offerta dalla legge, che va dagli strumenti dell’ammonimento al divieto di avvicinamento fino ai domiciliari e al carcere per i casi più gravi, la battaglia più importante si gioca sul campo della prevenzione in cui la Polizia di Stato è impegnata, non solo nel contribuire attraverso l’informazione al superamento di una mentalità di sopraffazione, ma a fare da sentinella per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori. In questa prospettiva si muove l’adozione dall’inizio dell’anno del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure d’Italia. Procedura che consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di sapere se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare. Tutto questo attraverso una procedura che prevede la compilazione di checklist che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor più gravi ritorsioni, consentono di tracciare situazioni di disagio con l’obiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere all’arresto nei casi di violenza reiterate.