ARRESTO PER VIOLENZA SESSUALE LA POLIZIA DI STATO INTERVIENE E INTERROMPE UNA SPIRALE DI VIOLENZA FISICA E PSICOLOGICA DI CUI ERA VITTIMA UNA GIOVANE DONNA
Quando i poliziotti sono intervenuti, ieri intorno alle ore 12,00 in questo viale Regina Elena, per una segnalazione di un individuo molesto nei confronti di una donna, questa si era rifugiata in un negozio d’abbigliamento guardata a vista da alcuni passanti che, per proteggerla dall’uomo che stazionava all’esterno dell’esercizio, erano entrati insieme a lei.-
La situazione era visibilmente tesa e per questo gli agenti hanno subito chiesto rinforzi alla Centrale Operativa; nel frattempo sono iniziati i primi accertamenti in merito a quanto accaduto e i due, l’uomo e la donna – tenuti a debita distanza - hanno fornito le rispettive versioni.-
L’uomo, un cinquantenne residente a Rimini, dichiarava di avere avuto un diverbio con la ragazza, una trentaduenne di nazionalità russa domiciliata a Rimini, a causa della chiava di una bicicletta, aggiungendo di avere con la stessa una relazione sentimentale.-
La donna invece forniva una versione completamente diversa: l’uomo, con il quale aveva sì avuto una relazione sentimentale, ma terminata alla metà del mese di maggio scorso, si era presentato sin dal giorno precedente sotto l’albergo dove attualmente risiede per chiederle di tornare assieme; alla risposta negativa l’aveva coperta di insulti, afferrandola per le braccia cercando di trascinarla dentro la sua autovettura ma lei, a fatica, era riuscita a divincolarsi e fuggire.-
Dopo circa un’ora aveva fatto ritorno in hotel, trovando ad aspettarla l’uomo il quale - nonostante le proteste del portiere - la seguiva fin nella stanza dove, bloccando la porta con un piede, riusciva ad introdursi; una volta dentro si spogliava completamente infilandosi nel letto.-
La donna, sempre più spaventata dal comportamento dell’uomo, era quindi corsa a chiedere aiuto al portiere il quale, salito al piano, aveva cercato di farlo uscire, ricevendo in cambio minacce e insulti, lasciando solo dopo oltre un’ora l’albergo.-
La ragazza, nel tardo pomeriggio, aveva di nuovo provato ad uscire, trovando però sempre ad attenderla l’uomo, questa volta all’ingresso di un supermercato; immediatamente la malcapitata veniva ricoperta da insulti, venendo afferrata e pesantemente palpeggiata nelle parti intime.-
Alle urla disperate della giovane l’uomo si era dato alla fuga, ma per poco in quanto nella serata si era ripresentato davanti all’hotel, stazionandoci fino a notte fonda.-
L’indomani – ieri – verso mezzogiorno la ragazza, non vedendo l’uomo fuori dall’albergo, si era azzardata ad uscire incamminandosi lungo il viale regina Elena, ma purtroppo questi la stava aspettando seduto ad un bar nelle vicinanze; dopo averle professato il suo “amore” e averle chiesto di tornare assieme, la avvinghiava costringendola a baciarlo, toccandola con violenza nelle parti intime e insultandola ripetutamente.-
La ragazza, letteralmente terrorizzata, invocava aiuto a squarciagola riuscendo ad attirare l’attenzione dei passanti, alcuni dei quali riuscivano ad allontanarla dalle grinfie dell’assalitore conducendola al riparo nel negozio ove poi è stata trovata dai poliziotti, allertati nel frattempo dai passanti stessi.-
Nel corso degli accertamenti gli agenti hanno scoperto che il comportamento violento dell’uomo era iniziato all’indomani della fine della relazione sentimentale fra i due, ma la ragazza non si era rivolta alle forze dell’Ordine per paura; quanto accaduto però l’aveva persuasa che solo riferendo tutto alla Polizia sarebbe potuta stare al sicuro e perciò si era determinata a farlo.-
La giovane donna è stata accompagnata al Pronto Soccorso ove i medici hanno riscontrato lesioni ed ecchimosi con una prognosi di 5 giorni s.c.-
Al termine delle attività d’indagine l’uomo è stato quindi tratto in arresto per il reato di violenza sessuale e, su disposizione del Pubblico Ministero Dr. Davide Ercolani, tradotto presso la locale Casa Circondariale.-
L’odierna vicenda, che segue una dalle forti analogie avvenuta qualche giorno orsono sempre nel nostro territorio, pone all’attenzione ancora una volta - ricorda il Questore di Rimini Dr Maurizio IMPROTA - la necessità che le vittime di comportamenti possessivi o violenti, ma anche chi di tali comportamenti è a conoscenza, di contattare immediatamente le forze dell’Ordine, che dispongono degli strumenti operativi e giuridici – ammonimento, accoglienza in una struttura protetta, divieto di avvicinamento, arresto come in questo caso – idonei a neutralizzare la minaccia.-
Tutto questo per non arrivare alle estreme conseguenze, come purtroppo ultimamente avvenuto in altre parti del nostro paese.