ERA STATO INVITATO IN QUESTURA PER UN FURTO SUBITO
Nel pomeriggio del 02/09/2014, la volante, nel corso di un ordinario servizio di controllo in via Vecchi, nei pressi della locale stazione ferroviaria, ha controllato ed identificato il trentasettenne Tunisino A.M.. L'uomo, gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato trovato in possesso di un telefono smartphone di ultima generazione sulla cui provenienza non sapeva dare indicazioni. Gli agenti, insospettiti dalla circostanza, hanno contattato uno dei numeri della rubrica preferiti del telefono, apprendendo dall'interlocutore che il telefono era di proprietà di un suo amico di origini rumene e che questi aveva subito il furto dello stesso telefono pochi giorni prima. Gli agenti, verificate le generalità del cittadino rumeno, identificato per ILUT Borgman, ed accertato che effettivamente era il proprietario del telefono e l'intestatario della scheda sim presente, lo contattavano al fine di invitarlo presso gli uffici della Questura per la formalizzazione della denuncia di furto e la restituzione del telefono. Ieri mattina, l'uomo, come da indicazioni ricevute, si è presentato in Questura per la restituzione, tuttavia, al momento del rituale accertamento dei suoi dati, è venuta a galla una realtà non prevista: ILUT era destinatario di un Ordine di carcerazione a seguito di sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Genova a 2 mesi di reclusione per il reato di furto aggravato in abitazione da lui messo a segno nella città di Massa nel 2007.
All'esito degli accertamenti di rito, l'uomo è stato associato alla locale Casa circondariale di Reggio Emilia, mentre per il cittadino Tunisino trovato in possesso del suo telefono è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di ricettazione.