SCOPERTO PER LA LITE FRA LE MOGLI
Alle ore 20,00 di ieri sera una Volante veniva inviata in una casa rurale nella periferia nord della città, da dove una cittadina italiana aveva chiesto l'aiuto della Polizia perché sosteneva di essere stata aggredita.
Gli Agenti avrebbero poi scoperto che quella che sembrava una banale discussione tra familiari era in realtà la resa dei conti tra due donne sposate con lo stesso uomo; un nordafricano aveva prima sposato un'italiana e poi una rumena, entrambe invocavano il diritto all'esclusiva.
La donna italiana che aveva chiamato il 113 era sposata da molti anni con l'uomo della discordia, col quale aveva avuto anche una figlia; avevano intrapreso anche le procedure per la separazione ma senza giungere al divorzio.
La donna rumena invece aveva conosciuto l'uomo nel 2008 in quanto dipendente di un negozio gestito dallo stesso.
Col tempo tra loro nasceva una relazione sentimentale che sembrava solida, infatti l'uomo, dichiarando di essersi separato dalla precedente moglie, la portava nel suo Paese ove la sposava, con una tipica cerimonia locale.
L'anno scorso lo stesso, sostenendo che non vi erano più ostacoli legali avendo ottenuto il divorzio, le propose il matrimonio in Comune per cementare definitivamente la loro unione, a tal fine tornò nel Paese di origine perché necessitava di un nuovo passaporto, essendo il vecchio documento in scadenza.
Subito dopo il rito civile in Comune, però, per la novella sposa iniziarono i pensieri cattivi e i problemi, si accorgeva che il marito continuava a vedere la precedente moglie, alle ovvie contestazioni lo sposo si giustificava tirando in ballo la gestione della figlia che aveva avuto dal primo matrimonio, si vedeva poi notificare degli avvisi di pagamento relativi a debiti con l'erario inerenti all'esercizio commerciale che le era stato intestato e che era stata costretta a chiudere per difficoltà economiche, infine scopriva che il marito incontrava la prima moglie more uxorio, ma soprattutto scopriva che suo marito non si era mai separato dalla prima moglie. In questo lasso di tempo, dichiarava la donna rumena, veniva anche maltrattata fisicamente.
Così ieri sera la delusa sposa, nella sua casa nuziale, chiedeva all'uomo il redde rationem, ma la discussione finiva in lite, poi l'arrivo della Polizia.
Lo straniero, un 58enne poi divenuto italiano grazie al primo matrimonio, veniva denunciato per bigamia e per possesso di documenti falsi, infatti il passaporto che aveva rinnovato l'anno scorso recava delle sia pur piccole modifiche nelle generalità rispetto al suo vero nome, dunque con quel documento si presentava come un'altra persona.
Al vaglio anche la sua posizione rispetto alle accuse di maltrattamento, oltre alle finalità del possesso di un passaporto di fatto falso, ovvero se strumentale al secondo matrimonio o se utilizzato per sfuggire al fisco.