Questura di Reggio Emilia

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FIGLIO VIOLENTO ARRESTATO DALLA POLIZIA

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L'UOMO ERA IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA

Poco prima delle ore 14,00 di ieri una donna chiamava il 113 segnalando di essere stata picchiata dal figlio, allontanatosi poi dall'abitazione.

Giunti nel posto indicato, in zona Massenzatico, gli Agenti non trovavano la donna presente in casa, si imbattevano però in un uomo che accedeva al condominio urlando frasi senza senso in evidente stato di ebbrezza alcolica, in precario equilibrio e con i vestiti sporchi di sangue che iniziava a salire le scale, l'uomo si sarebbe rivelato il figlio della donna picchiata.

Alla vista degli Agenti si rivolgeva loro in maniera oltraggiosa evitando di rispondere alle domande sulla madre, si faceva strada tra gli stessi per poi aprire la porta d'ingresso dell'appartamento con le sue chiavi e, una volta oltrepassato la soglia, tentava di chiudere repentinamente la porta senza dare alcuna spiegazione sulla segnalazione fatta dalla madre o su dove si trovasse e in che condizioni di salute fosse.

Visto lo stato di agitazione dell'uomo, le lesioni sul braccio riconducibili ad una recente colluttazione e le tracce ematiche presenti sul vestiario, nonché il suo comportamento per nulla collaborativo, gli Agenti impedivano la chiusura della porta dell'appartamento, al fine di verificare l'eventuale presenza della madre all'interno.

L'uomo per tutta risposta dava in escandescenza iniziando a gridare nei confronti degli operanti minacce di morte.

Si riusciva a riportarlo alla calma e l'uomo raccontava di aver litigato con la madre e, dopo il litigio, di aver lasciato l'appartamento con ancora all'interno la stessa, gli veniva quindi chiesto di controllare insieme in casa per verificarne la presenza, richiesta alla quale acconsentiva, salvo poi improvvisamente agitarsi di nuovo e aggredire fisicamente gli Agenti rinnovando le minacce di morte.

Arrivava nel frattempo una seconda Volante, con l'ausilio dei colleghi sopraggiunti gli Agenti riuscivano con fatica, evitando i suoi calci e pugni, a immobilizzarlo e a farlo entrare in macchina, nonostante continuasse a mettere in atto una resistenza attiva impuntandosi con le gambe tra la portiera e il montante della stessa, durante il tragitto in Questura, poi, colpiva con diversi calci la seduta della vettura, i cui danni sarebbero stati comprovati dai rilievi del locale Gabinetto di Polizia Scientifica.

La madre non era in casa perché si era recata in Ospedale accompagnata dalla figlia per farsi curare, la malcapitata presentava chiari i segni delle percosse con una fasciatura ad un braccio, ecchimosi nella parte sinistra del corpo, all'orbita dell'occhio e all'orecchio, riferiva che tali ecchimosi erano state procurate dal figlio, poi scoprendosi la fasciatura mostrava la ferita lacero-contusa al braccio, la lite era nata dalla contestazione dello stato di ebbrezza dalla mamma al figlio, per difendersi la sventurata aveva preso una scopa ferendo il figlio all'avambraccio, in ogni caso non lo avrebbe denunciato, infatti aveva lasciato l'Ospedale senza farsi refertare.

In Questura C.G., 50enne di origini meridionali, con diversi precedenti di polizia nonché pregressi episodi di violenza nei confronti della madre, che continuava nell'atteggiamento oltraggioso e minaccioso nei confronti degli Agenti veniva tratto in arresto per resistenza, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato.


12/06/2014

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