UOMO IN MANETTE DOPO AVER PICCHIATO LA MOGLIE
Poco dopo le 14,00 di ieri al 113 arrivava una richiesta di intervento da parte di una donna per una accesa lite familiare in corso.
Due Volanti raggiungevano la casa in zona acquedotto.
La donna appena visti gli Agenti riferiva loro che poco prima mentre si trovava in casa con il figlio piccolo faceva rientro il marito, con il quale ha in atto una complicata situazione di conflitto familiare.
Questi appena in casa iniziava ad aggredirla per motivi inerenti la separazione, la donna spaventata cercava di allontanarsi ma il marito la raggiungeva colpendola con due violenti pugni al capo.
La donna prendeva il bimbo e si rifugiava da una vicina al piano sottostante.
Nel frattempo giungevano gli altri due figli della coppia, entrambi adolescenti.
I Poliziotti dopo aver ascoltato il racconto della donna salivano al piano superiore dove trovavano il marito; l'uomo in stato di agitazione iniziava subito a lamentarsi in maniera logorroica di problemi economici e della separazione, addossando tutta la colpa della situazione alla moglie.
Valutata la situazione si accompagnava l'uomo in Questura, mentre la moglie si recava al Pronto Soccorso per le cure del caso, ove le veniva riscontrata una "lieve contusione cranica in regione parieto-occipitale sx".
La donna, evidentemente scossa dall'ennesimo eccesso d'ira del marito e stanca del clima di terrore creato nella casa familiare, decideva di procedere nei suoi confronti e di raccontare tutti gli episodi di violenza fisica e verbale e le ripetute minacce di cui era stata vittima dal 2011 ad oggi. l
Tutti episodi verificatisi in presenza dei figli minori che, sentiti dagli Agenti operanti, confermavano i fatti ed aggiungevano ulteriori dettagli sulla condotta aggressiva del padre.
Stante quanto appreso e stante la flagranza delle lesioni subite dalla vittima, sussistendone i presupposti si procedeva all'arresto di Campagna Domenico di anni 46 per i reati di "maltrattamenti in famiglia e lesioni".
Su autorizzazione del P.M. di turno l'uomo veniva associato alla locale Casa Circondariale.