All'alba un'operazione antirapina della Polizia ha permmesso di sequestrare molti oggetti, tra cui beni di lusso come IPhone e Rolex, provento di furto.
Facevano "palestra" in casa, utilizzando come abecedari chiavi ancora grezze e serrature di porte per imparare a mettere fuori combattimento quelle
vere, senza tuttavia arrecare alcun danno. Avevano tutto l'occorrente per crearsi artigianalmente chiavi e grimaldelli per scassinare porte e
portefinestre, entrando nelle abitazioni dei reggiani e prendendo tutto quello che volevano, ovviamente dopo aver pedinato per settimane i padroni
di casa imparando a conoscere la loro quotidianità. Probabilmente formavano una squadra, anche se i nuclei restavano comunque separati. Ma
la cosa più preoccupante è che agivano "rastrellando" le zone di competenza, senza scegliere ville o case di lusso ma tutto
ciò che poteva entrare nella propria sfera d'azione.
La sezione antirapina della squadra mobile della polizia reggiana ha compiuto, all'alba di oggi, diversi blitz in città all'interno di
abitazioni di pregiudicati georgiani e sedicenti lituani, professionisti di furti all'interno di abitazioni. Gli agenti hanno recuperato molti
oggetti, tutti beni di lusso tra cui iPhone, fotocamere, orologi da polso e da taschino, vassoi in argento e anche qualche diamante. Tutta la
refurtiva era pronta per essere immessa sul mercato nero in vista delle prossime festività natalizie.
Sono stati denunciati in nove tra georgiani e lituani, quasi tutti pluripregiudicati per reati in materia e "pizzicati" dagli agenti all'interno
delle abitazioni nelle quali vivono, in affitto, intestate a persone comunque in regola con il permesso di soggiorno. Le quattro pattuglie della
Mobile, a cui se ne sono aggiunte altrettante in borghese, hanno perquisito tre abitazioni in via Baruffo, Ferrari Bonini e Fratelli Rosselli.
All'interno della prima c'erano tre georgiani: C. V. di 28 anni, C. M. di 19 e T. L. di 34, clandestino. Nella seconda due lituani usciti dal
carcere di Prato lo scorso 2 dicembre: L. P. di 44 anni e A. D. di 29. Entrambi non hanno alcun titolo per essere in Italia e proprio per questo la
polizia sta indagando per capire se la loro nazionalità è "fittizia" - per motivi di comodo - o reale. Nell'ultima abitazione erano
invece presenti i georgiani S. L., 37 anni, D. T. e K. I. di 34 - due donne, la seconda clandestina - e il lituano Z. F., pure lui in Italia senza
titolo. Sono stati tutti denunciati per ricettazione e possesso di oggetti atti allo scasso.
Per poter procedere ulteriormente, anche a livello penale, la polizia ha bisogno che chi negli ultimi giorni o nelle ultime settimane ha
subìto furti nelle proprie abitazioni, si rechi in questura con la relativa denuncia dalle 8 alle 13 di mattina chiedendo della terza
sezione della squadra mobile. In questo modo si potranno così associare gli indagati ai furti avvenuti.
Al riguardo, dato anche il periodo natalizio che solitamente coincide con un'impennata di "visite" in abitazione, la polizia consiglia di lasciare
le proprie abitazioni solo se obbligati e, in ogni caso, segnalare alla questura qualsiasi persona che si aggira con fare sospetto nelle vicinanze
di case o palazzine.
Questo indirizzo internet: http://questure.poliziadistato.it/bacheca
è la pagina del sito della Questura di Reggio Emilia, dove, da domattina, cliccando la voce "Oggetti recuperati" saranno visionabili nel
dettaglio i molti oggetti e preziosi sequestrati dalla Polizia. Una volta riconosciuti, i legittimi proprietari troveranno lì anche le
indicazioni ed i riferimenti per ottenerne la restituzione, previa formale denuncia.