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La Polizi aentra in un'appartamento per eseguire uno sfratto e trova una serra di piante in vaso di marijuana, 21 piante in tutto, un bilancino di precisione e 18 cartucce di fucile da caccia. Denunciate le occupanti, madre e figlia sudafricane.
In base alla sentenza del Tribunale di Reggio, come richiesto dall'Ufficio Esecuzioni, la Polizia interveniva ieri mattina in via Trento e Trieste per procedere allo sfratto esecutivo presso l'abitazione di due donne, madre e figlia, originarie del sudafrica, gravate da una pesante situazione debitoria nei confronti di ACER.
Durante l'esecuzione, all'interno dell'abitazione gli operatori controllavano lo stato dell'immobile e nella stanza da letto rinvenivano una vera e propria serra casalinga: un box realizzato in legno compensato, foderato all'interno di fogli di carta stagnola, sovrastato da lampada tipo UV a sospensione dal soffitto, con all'interno 5 piante in vaso di "marijuana" alte circa 40 cm.
Il box, sebbene di fabbricazione casalinga, era completo di temporizzatore per regolare la luce e ventola elettrica per la ventilazione appoggiato a terra.
Sul balcone i poliziotti rinvenivano una sesta pianta, di dimensioni maggiori.
Trovatisi di fronte ad un'ipotesi delittuosa specifica gli agenti eseguivano la perquisizione dei luoghi, rinvenendo un bilancino di precisione e 18 cartucce per fucile da caccia ed altre 15 piante di marijuana, ancora in fase di crescita, nascoste sul balcone.
Il predetto materiale, unitamente alle 6 piante, veniva quindi sequestrato dalla Polizia e le due donne denunciate per coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti.