La Digos reggiana ha portato a termine un'importante operazione di intelligence che si è conclusa con l'allontanamento dal territorio italiano con espulsione del Ministro dell'Interno di un pericoloso integralista islamico che risiedeva in città.
Nelle prime ore di sabato 30 aprile la DIGOS della Questura di Reggio Emilia, di seguito ad un'articolata e complessa attività d'indagine rientrante nell'ambito del terrorismo internazionale di matrice fondamentalista durata circa due anni, ha dato esecuzione al decreto di espulsione dal Territorio nazionale emesso dal Ministro dell'Interno nei confronti del cittadino albanese HAKANI Sokol, di anni 26, poichè la sua presenza nel territorio italiano costituisce una minaccia per la sicurezza dello Stato.
Nel corso dell'attività investigativa è risultato intrattenere contatti con esponenti del radicalismo islamico in diverse parti del mondo e frequentare assiduamente siti jihadisti in cui vengono anche illustrate le procedure per preparare ordigni esplosivi.
Il predetto si è attivato concretamente per cercare di raggiungere scenari di guerra per schierarsi a fianco dei mujaheddin.
L'operazione è nata circa due anni fa nell'ambito dell'attività preventiva di monitoraggio dei soggetti sospettati di gravitare negli ambienti riconducibili all'estremismo islamico.
Hakani Sokol, dal 2002 in questo capoluogo, celibe, carpentiere, si era già evidenziato per aver incendiato una bandiera israeliana durante la manifestazione che ha avuto luogo in questa centro storico nel gennaio 2009, organizzata per esprimere solidarietà alla popolazione palestinese, che ha visto la partecipazione di numerosi stranieri, e per aver divulgato materiale informatico facendo propaganda e proselitismo inneggiante alla jihad.
Nel corso delle indagini si è accertato che il predetto è risultato non avere collegamenti nel territorio nazionale ed essere da tempo marginalizzato dalle locali comunità religiose di fede islamica.
Sulla base dell'attività di polizia giudiziaria e considerata la concreta minaccia alla sicurezza nazionale, prima che il predetto potesse attuare gravi disegni criminosi, di concerto con l'Autorità giudiziaria si è ritenuto procedere alla sua Espulsione dal territorio dello Stato, con accompagnamento coatto fino in Albania e consegna alla locale Polizia, previa assunzione di specifico provvedimento da parte del Ministro dell'Interno.