La Squadra Mobile reggiana ha identificato due abili truffatori, fratello e sorella, che in poco tempo avevano messo a segno in città ed in altre province numerose truffe ai danni di aziende tessili attraverso assegni a vuoto.
Attraverso la locazione di due locali commerciali, in via Adua ed in via dell'Aeronautica, due fratelli di origini siciliane, ma stabili a Reggio, sono riusciti a perpetrare una truffa a danno di un'azienda tessile della provincia modenese.
Il raggiro si esplicava per mezzo di un'azienda fittizia di abbigliamento ed accessori, i cui due fratelli un uomo ed una donna, erano titolari: i due acquistavano merce all'ingrosso dalla società tessile, pagavano con assegni e subito dopo chiudevano l'azienda e la riaprivano con un'altra ragione sociale.
Il fornitore, che quindi andava ad incassare l'importo dell'assegno, si ritrovava a mani vuote, in quanto tutti gli assegni erano scoperti. Il malcapitato non riusciva nemmeno a rifarsi sulla società, ch nel frattempo aveva chiuso e cambiato nome.
A cadere nella trappola di due fratelli negli ultimi mesi sono state due aziende tessili, una di Prato ed un'altra di Modena: a quest'ultima l'inganno ha procurato oltre 50.000 euro di debiti, in poche settimane, convincendo il titolar a rivolgersi alla Polizia.
Le indagini degli uomini della Squadra Mobile, in collaborazione con le Questure di Prato e di Modena, hanno avuto un punto di svolta quando hanno ricevuto l'ennesima denuncia da parte di una seconda società di Prato, allarmata dai primi assegni a vuoto, del valore di 11.000 euro.
Gli accertamenti compiuti e le attività investigative hanno permesso alla Polizia di identificare in breve tempo i due malviventi, denunciati per truffa aggravata.