La Questura, unitamente a Reparto Prevenzine Crimine, Direzione Provinciale del Lavoro, Vigili del Fuoco ed Asl, ha effettuato ieri notte controlli approfonditi a 4 laboratori manufatturieri cinesi: quasi tutti lavoravano in nero.
La Questura, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine, Vigili del Fuoco, Direzione Provinciale del Lavoro e Azienda Sanitaria ha effettuato approfonditi e specializzati controlli a quattro laboratori tessili di proprietà di cittadini cinesi, siti in via Cavallotti ed in via Zatti, dove complessivamente sono state identificate 48 persone di nazionalità cinese.
Gli opifici controllati erano tutti strutturati nello stesso modo: veri e propri capannoni-dormitorio locati da cittadini italiani, suddivisi in due stanze, una più grande attrezzata a laboratorio con numerosissime macchine per maglieria e cucitura, ed una più piccola, adibita a dormitorio con un piccolo angolo cucina. Arredati in maniera scarna, in condizioni igieniche estremamente precarie in stanze sono spesso suddivise da cartoni malandati o fatiscenti pareti in cartongesso ed in assenza del minimo dispositivo di sicurezza.
I Vigili del Fuoco hanno accertato numerose violazioni alle norme di competenza, elevando sanzioni amministrative a carico dei responsabili, che riguardano irregolarità sulla sicurezza sui luoghi di lavoro: oltre la fatiscenza e la scarsa igiene dei locali, hanno rilevato la totale assenza di uscite di sicurezza, estintori e corsie indicate per la fuga.
Il personale della Direzione Provinciale del Lavoro ha elevato numerose sanzioni: tre i laboratori ai quali è stata sospesa l'attività per un totale di 4.500 euro.
Nei laboratori la DPL ha inoltre accertato l'irregolarità delle posizioni lavorative di quasi tutti i dipendenti, assunti "a nero" ai datori di lavoro connazionali, ai quali è stata comminata una sanzione di 3.000 euro per ciascun dipendente irregolare, per un totale approssimativo di oltre 30.000 euro: sono inoltre in corso accertamenti più accurati relativamente ai pagamenti contributivi di dipendenti regolari.
L'Ufficio Immigrazione ha controllato le posizioni degli stranieri sul territorio nazionale: tutti regolari, tranne Z.M., cinese di 29 anni, per il quale è stata avviata la procedura di espulsione. Per questo motivo è stato denunciato anche il datore di lavoro, per il reato di impiego di lavoratori clandestini.