Ieri è stato eseguito un servizio di controllo sugli extracomunitari: oltre 100 gli stranieri identificati, la maggior parte residenti in città e con un lavoro stabile, ma molti sono i clandestini, giunti in città per fare fortuna, più o meno legalmente.
La Squadra Volanti, unitamente alle pattuglie del Commissariato "San Lazzaro", ha proceduto nella giornata di ieri ad un servizio straordinario di controllo del territorio, che ha interessato durante la scorsa giornata le zone del centro storico ed in particolare della Stazione Ferroviaria.
Sono stati effettuati accertamenti nella zona che comprende viale Piave, via Roma e Viale Isonzo, a causa dei crescenti fenomeni di microcriminalità, legata maggiormente agli ambiti di immigrazione irregolare .
Sono state complessivamente identificate 126 persone e controllati 68 mezzi: sebbene dai controlli sia risultato che la maggior parte dei cittadini extracomunitari fosse in possesso di regolare permesso di soggiorno e con uno stabile lavoro, sono stati comunque molti i clandestini sorpresi dai poliziotti per le vie del centro storico.
Complessivamente sono stati fermati 12 stranieri non in regola: si tratta di cittadini nigeriani, egiziani, tunisini e albanesi, di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, giunti in città da poco tempo, alla ricerca di un'occupazione, più o meno legale.
I fermati sono stati accompagnati in Questura, presso l'Ufficio Immigrazione, per essere compiutamente identificati e successivamente denunciati per immigrazione clandestina ed avviate le procedure tese all'espulsione.
In particolare ieri sera è stato arrestato MAGHRABY MOHAMED ABDELNABY ATTALLA Abdelmamid, egiziano di 29 anni, ricercato dalla Polizia in quanto destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Bolzano: deve scontare 1 anno di reclusione per reati inerenti l'immigrazione.
Ricevuta la notizia della presenza dello straniero in città, la Polizia reggiana ha collaborato con i colleghi trentini, al fine di assicurarlo alla giustizia: tratto in arresto, è stato associato alla Casa Circondariale di Reggio Emilia.
