La Polizia Stradale reggiana, dopo articolate indagini, smaschera una truffa perpetrata da 5 italiani ai danni di una società di assicurazioni e leasing.
Nella giornata di ieri, 22 novembre 2010, si è conclusa, con il sequestro di una PORSCHE 911Carrera e di diverse documentazioni , una complessa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria condotta dalla Squadra Investigativa della Polizia Stradale di Reggio Emilia.
L'indagine, altresì , articolandosi in più fasi ha consentito la denuncia di 5 soggetti , che a vario titolo ed in concorso tra di loro , in più tempi, hanno congeniato una truffa a danno di assicurazioni e società di leasing.
In particolare , l'auto recuperata e sequestrata ieri dagli Agenti della Sezione della Polstrada di Reggio Emilia, presso un'officina del bresciano, una PORSCHE 911Carrera , del valore iniziale di oltre 106 mila euro , dopo essere stata protagonista di un disastroso incidente , peraltro all'estero, con una serie di artifizi e raggiri veniva, virtualmente resuscitata e fittiziamente rimessa in circolazione sul territorio emiliano. Con la complicità, infatti, di un commerciante reggiano del settore auto moto, tale D.G. , quarantenne , già noto ed implicato per altre analoghe vicende, un abile rivenditore parmense , B.S. classe 1964 , riusciva ad ottenere attraverso una compravendita fittizia, un finanziamento di oltre 92 mila euro per l'autovettura in questione. L'auto, in realtà , reintrodotta nel mercato, non risultava di fatto mai riparata, ma in virtù di fatture artatamente falsificate - alcune di queste peraltro di ditte del reggiano completamente all'oscuro e estranee all'intera vicenda - acquistava una nuova vita, diventando oggetto di negoziazioni e relativi finanziamenti. Ulteriore complice , nel già complesso ciclo di rivitalizzazione della lussuosa vettura , anche un fantomatico sedicente carrozziere ultrasessantenne piacentino, T.F. - attualmente recluso per altri fatti - pure indagato per aver falsamente attestato riparazioni mai eseguite sull'auto, oggetto della truffa.
L'originario acquirente, il quarantaseienne parmense B.S. , ritenibile principale autore del sistema fraudolento , assicurandosi l'ulteriore complicità di tale M.G. trentottenne reggiano , che con lui passeggero, simulava , questa volta lungo le rive del Garda , un ulteriore incidente , sempre con la sportiva autovettura PORSCHE 911 Carrera - fatto per il quale richiedeva poi l'intervento risarcitorio da parte di una grossa compagnia Assicuratrice con la quale preventivamente aveva stipulato sull'auto già incidentata polizza di copertura. Ad avvalorare quest'ultima ingegniosa, ma falsa ricostruzione, anche un referto medico prodotto a seguito del ricovero in pronto soccorso dei due , per lamentate distorsioni rachido-cervicali. A completare il già macchinoso quadro, l'intervento di un ulteriore complice, un carrozziere quarantenne di Brescia, tale P.L. , presso la cui officina poi è stata recuperata nella giornata di ieri, l'auto in questione . La vettura è stata ritrovata nelle stesse condizioni in cui era stata originariamente venduta, cioè completamente distrutta in seguito al primo ed unico incidente avvenuto all'estero. Il carrozziere bresciano, dopo una lunga serie di contraddizioni ed incoerenze è stato indagato, in concorso con gli altri protagonisti delle alterne vicende, per favoreggiamento .
La complessa attività di indagine eseguita dagli operatori della Squadra Investigativa della Polizia Stradale di Reggio Emilia, articolatasi per oltre 9 mesi su i territori tra Parma, Reggio Emilia e Brescia, ha consentito di far luce definitivamente su un sistema fraudolento particolarmente ingegnoso, che tuttavia non è rimasto impunito , essendo stati individuati tutti gli attori della vicenda .
Nonostante i risultati e le evidenze, restano in corso ulteriori verifiche e riscontri che potrebbero portare ad inaspettati sviluppi d'indagine sotto diversi profili.