Gli investigatori hanno identificato l'autore della truffa dei Patek Philippe
La Squadra Mobile di Reggio Emilia ha identificato il responsabile della truffa da 250.000 euro del 22 settembre e denunciato in stato di libertà: G.L., 38enne, nato a Verona ma residente nel torinese, nomade di etnia rom, pluripregiudicato per episodi dello stesso tenore.
I fatti furono questi: nella seconda metà di settembre un imprenditore modenese inserì un annuncio su internet, sul famoso portale di annunci EBAY, per vendere 5 orologi di marca PATEK PHILIPPE, per la cifra complessiva di 235.000 euro.
Pochi giorni dopo venne contattato da un tale Marco, il quale si dichiarò disposto all'acquisto: i due quindi concordarono un appuntamento presso un bar di Reggio Emilia.
Si incontrarono nel locale il 22 settembre: l'imprenditore mostrò all'acquirente gli orologi, che soddisfatto degli oggetti, dichiarò di essere disponibile all'acquisto in contanti.
Avvenne quindi la transazione tra i due, a fronte di tre mazzette di banconote da 500 euro: in realtà solo la prima fu di vere banconote, mentre le altre due furono palesemente false, tanto da riportare la scritta "FAC SIMILE" sul fronte.
Non appena ottenuti gli orologi G.L. si congedò immediatamente dall'ignaro imprenditore e scappò su una Lancia Libra di colore blu, guidata da un complice che lo attese in auto.
Poco dopo l'imprenditore, contando i soldi, si rese conto di essere stato truffato e allertò immediatamente la Polizia: la Squadra Mobile e le Volanti avviarono immediatamente le ricerche dell'auto, che nel pomeriggio del 22 venne ritrovata parcheggiata nelle adiacenze dello Stadio Giglio.
Iniziarono da questo punto le serrate indagini degli investigatori della Squadra Mobile, che hanno tratto spunto da parziale di una targa: i poliziotti erano infatti riusciti a scoprire che il truffatore, dopo aver abbandonato la Lancia Libra, si era allontanato da Reggio Emilia a bordo di una Renault Clio.
Gli elementi raccolti durante la fase investigativa e la descrizione del truffatore fatta dalla parte offesa hanno permesso quindi alla Squadra Mobile di giungere all'identificazione del colpevole, denunciato per il reato di truffa aggravata ed al momento ricercato dalla Polizia.