Da oggi, 1° ottobre, va in quiescenza dopo 42 anni di servizio e per raggiunti limiti di età, 60 anni, l’Ispettore Superiore della Polizia di Stato, già in promozione Sostituto Commissario, Fausto MIARI, in servizio alla Digos della Questura di Reggio Emilia, diretta dal Vice Questore Dr. Lucio Di Cicco, e di cui ricopriva l’incarico di Vice dirigente.
Reggiano, arruolato il 1° dicembre 1978, nel pieno dei cosiddetti “anni di piombo”, nel Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza poi disciolto a seguito della Riforma e smilitarizzazione del 1981, di cui era rimasto l’ultimo effettivo nella provincia di Reggio Emilia.
Nel percorso lavorativo, nelle città di Bologna, Parma e Reggio Emilia, ha sempre svolto servizi operativi sul territorio: 1 anno di Reparto Celere, 8 anni di Squadra Volante anche come Capo Turno, 7 anni di Squadra Mobile e 25 anni di DIGOS.
Nel corso della carriera sono stati numerosi gli arresti e le denunce effettuate, come spesso riportate dalle cronache dei media, e per i risultati conseguiti gli sono stati concessi i più alti riconoscimenti della Polizia di Stato.
Alla Squadra Mobile in qualità di investigatore ha collaborato e partecipato attivamente a numerose indagini che si sono concluse con l’arresto di pericolosi criminali e la cattura di latitanti appartenenti anche ad associazioni mafiose come la ‘ndrangheta e la camorra.
Nel lungo periodo trascorso alla D.I.G.O.S., sempre in questa provincia, è stato responsabile della Sezione Informativa e si è occupato di delicate indagini su appartenenti e fiancheggiatori di formazioni terroristiche e sugli autori di reati commessi da militanti di gruppi estremisti ed eversivi.
In occasione di rilevanti eventi istituzionali, politici, culturali, sportivi e musicali, anche con presenza di migliaia di persone, ha sensibilmente contribuito alla realizzazione dei specifici servizi di ordine pubblico, di sicurezza e di protezione nei confronti delle diverse personalità.
Stretto collaboratore del Dirigente, ha affrontato con grande entusiasmo e competenza tutte le varie problematiche di lavoro, proponendo sempre adeguate soluzioni, tanto da essere considerato sicuro punto di riferimento da superiori e collaboratori.
Il Questore Giuseppe Ferrari nel salutarlo gli ha consegnato la Medaglia del Capo della Polizia in segno di gratitudine per la brillante carriera.