Dottoressa Berardini, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bologna: contro i ciber crime serve fare prevenzione
Sono tra le 550 e le 600 ogni anno le denunce che arrivano dai reggiani al compartimento della polizia postale, ora ridenominata Centro operativo per la sicurezza cibernetica. Un numero abbastanza impressionante ma costante dal 2006 a oggi. A cambiare sono le tipologie di reato maggiormente segnalate.
Rimane prepotentemente urgente il tema degli adescamenti e della pedopornografia online, che riguarda la fascia 12-14 anni ma che vede già a 10 anni bambini inconsapevoli scambiarsi in chat con i compagni materiale pedopornografico, un tema che nel biennio 2020-2022, a livello nazionale, è aumentato del 40%. Ma quello che emerge come grande emergenza è il settore del trading online e delle cosiddette truffe sentimentali. In questura è stato fatto il punto della situazione. Se nel 2020 in provincia le denunce per trading online, letteralmente la compravendita sul web, erano state 9, nel 2021 c’è stato il raddoppio, con 20 denunce. 19 quelle nel 2022 fino ad ora. Aumentate, anche se meno vertiginosamente, le denunce per truffe sentimentali, 13 in due anni. “Prendono coscienza della truffa, ma quando si rivolgono a noi è tardi. Spesso dal primo versamento passano mesi, anche due anni. Diventa difficile seguire il flusso di denaro”, sottolinea il responsabile della sezione reggiana Luigi Quaglio.
“Da zero a 14 anni ci preoccupa che i ragazzi usano istintivamente uno strumento informatico senza conoscere le conseguenze e senza un filtro, bisogna dare un filtro e insegnare loro che non esiste l’anonimato – spiega Alessandra Berardini, dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Ciberneticadi Bologna – Bisogna metterci la faccia. Ci preoccupano gli adulti perché si informano poco. Esiste il portale della polizia postale - Commissariato di P.S. - che è gratis”.
Indispensabile quindi il ruolo e il coinvolgimento dei genitori nel controllo dell’uso dei dispositivi da parte dei figli, e intanto è iniziato un ciclo di incontri organizzati dalla polizia postale in 13 istituti comprensivi della provincia. “Vogliamo arrivare ai giovani e sensibilizzarli ad avere maggiore attenzione”, chiosa il questore Giuseppe Ferrari.