Questura di Reggio Emilia

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Perquisizione ex art. 41 TULPS presso l'abitazione di un minore che sui suoui social si mostrava con armi da sparo, taser e ingenti somme di danaro.

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L'attenta attività di monitoraggio di un genitore - sui canali social del figlio minore- e la conseguente segnalazione alla Squadra Mobile reggiana ha consentito di avviare approfondimenti e di procedere alle verifiche di quanto apparentemente emergeva in rete.

 

Grazie all’occhio attento di un genitore reggiano che la Squadra Mobile di Reggio Emilia ha proceduto nei giorni scorsi ad effettuare una perquisizione ex art. 41 TULPS presso l’abitazione di un minore al fine di verificare se presso l’abitazione fossero occultate armi e munizioni illegalmente detenute.

La segnalazione è giunta proprio da un genitore che, guardando il profilo Instagram del proprio figlio, notava alcune foto e alcuni video sul profilo di soggetto minore rappresentativi di un notevole quantitativo di denaro contante, una pistola semiautomatica, una pistola a tamburo, un taser e alcuni coltelli a serramanico.

In particolare in uno dei video postati dal minore, il soggetto ripreso esplodeva alcuni colpi in aria.

A seguito di tale segnalazione la Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia effettuava una perquisizione presso l’abitazione del giovane che tuttavia dava esito negativo.

La senbilità emersa dalla segnalazione pervenuta agli operatori di Polizia è il segnale che il progetto della Polizia di Stato “Una vita da social” sta portando i suoi buoni frutti.

La  campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo che ha come obiettivo quello di insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale, ha evidentemente raggiunto anche gli adulti sensibili alle responsabilità genitoriali ed alla tutela dei minori.

Sensibilizzare gli utenti ai temi della sicurezza ed all’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni,  che  collabora con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza  per il perseguimnento della tutela  dei minori anche in rete.

Grazie anche all’APP della Polizia di Stato “YOU POL” è possibile inviare direttamente agli operatori di Polizia segnalazioni di episodi di bullismo o di spaccio di stupefacenti o di qualsiasi altro reato. È la prima app che consente di poter segnalare in tempo reale con foto, segnalazioni, video episodi di bullismo, spaccio di droga. È uno strumento digitale realizzato dalla Polizia di Stato che permette di effettuare segnalazioni che arriveranno direttamente alla sala operativa della Questura. L’app può essere scaricata su tutti i dispositivi, smartphone e tablet ed è a disposizione di tutti e può essere usata sia attraverso una registrazione che in forma anonima.

 


17/09/2019

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