Tra le persone sbarcate 14 gli “scafisti” sottoposti a fermo
È di 15 sbarchi e di 1091 extracomunitari giunti sulle coste reggine, il bilancio del solo mese di settembre. Si tratta di 814 uomini, 54 donne e 196 minori, di cui 139 non accompagnati, provenienti per la maggior parte dal nord Africa e dall’Asia occidentale.
Un’emergenza umanitaria che si innesta sull’emergenza epidemiologica da Covid-19 che ha ulteriormente aggravato le procedure di soccorso ed accoglienza.
All’esito dei dovuti controlli sanitari, infatti, sono risultati positivi al Coronavirus più di 70 extracomunitari che, nel rispetto delle vigenti normative, sono stati sottoposti a quarantena in apposite strutture individuate dalla locale Prefettura che ha provveduto, altresì, ad individuare le strutture dedicate all’accoglienza ed all’isolamento dei negativi.
Il complesso ingranaggio dell’accoglienza, con a capo la Prefettura, funziona grazie alla sinergia operativa di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto unitamente ai Comuni coinvolti, ASP, Croce Rossa e Protezione Civile.
Una macchina dell’accoglienza che a fatica, grazie anche al prezioso contributo delle Associazioni di Volontariato, va avanti, con professionalità e senso del dovere, per prevenire ma anche reprimere il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Nel solo mese appena trascorso, infatti, gli organi investigativi della Polizia di Stato, in collaborazione con il personale della Guardia di Finanza - Unità Navale di Roccella Ionica e del Commissariato di P.S. di Siderno, ha individuato tra le persone sbarcate 14 “scafisti”, che sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.