La vittima ha deciso di denunciare anni di maltrattamenti e violenze
Il contrasto ai reati in ambito familiare, ed ai connessi episodi di violenza di genere, è quotidianamente perseguito dalla Polizia di Stato con azioni quanto più rapide ed efficaci possibile per la messa in sicurezza di donne e minori vittime di comportamenti aggressivi posti in essere dai conviventi.
Rapida ed efficace è stata l’opera degli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, relativamente alla denuncia per maltrattamenti in famiglia presentata un mese fa da una donna che per oltre 10 anni aveva subito le condotte aggressive dal convivente. I poliziotti, in attesa del provvedimento giudiziale, hanno immediatamente attivato i protocolli E.V.A. e L.I.A.N.A., dando accoglienza alla donna presso un’idonea struttura protetta.
L’ordinanza di applicazione di misura cautelare è stata poi emessa dal GIP presso il Tribunale di Palmi nei confronti dell’uomo, 38enne di Gioia Tauro, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia, commessi anche alla presenza dei figli minori. Il soggetto è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai figli minori, ed all’obbligo di presentazione di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria. Inoltre, gli è stato intimato di lasciare immediatamente la residenza familiare, di non farvi rientro e di non accedervi senza l’autorizzazione del giudice.
I descritti provvedimenti restrittivi hanno dunque fornito una pronta tutela alla vittima di violenza, la cui collaborazione è stata fondamentale per addivenire a tale importante risultato. L’invito alle vittime, da parte della Polizia di Stato, è quello di denunciare le condizioni di violenza in cui vivono, invito che è rivolto naturalmente anche a coloro che, a qualsiasi titolo, siano a conoscenza di gravi situazioni familiari. La tempestiva informazione consente l’interruzione immediata delle condotte illecite, e l’inserimento in un sistema di tutela a garanzia delle donne e dei bambini coinvolti.
Il contrasto ai reati in ambito familiare, ed ai connessi episodi di violenza di genere, è quotidianamente perseguito dalla Polizia di Stato con azioni quanto più rapide ed efficaci possibile per la messa in sicurezza di donne e minori vittime di comportamenti aggressivi posti in essere dai conviventi.
Rapida ed efficace è stata l’opera degli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, relativamente alla denuncia per maltrattamenti in famiglia presentata un mese fa da una donna che per oltre 10 anni aveva subito le condotte aggressive dal convivente. I poliziotti, in attesa del provvedimento giudiziale, hanno immediatamente attivato i protocolli E.V.A. e L.I.A.N.A., dando accoglienza alla donna presso un’idonea struttura protetta.
L’ordinanza di applicazione di misura cautelare è stata poi emessa dal GIP presso il Tribunale di Palmi nei confronti dell’uomo, 38enne di Gioia Tauro, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia, commessi anche alla presenza dei figli minori. Il soggetto è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e dai figli minori, ed all’obbligo di presentazione di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria. Inoltre, gli è stato intimato di lasciare immediatamente la residenza familiare, di non farvi rientro e di non accedervi senza l’autorizzazione del giudice.
I descritti provvedimenti restrittivi hanno dunque fornito una pronta tutela alla vittima di violenza, la cui collaborazione è stata fondamentale per addivenire a tale importante risultato. L’invito alle vittime, da parte della Polizia di Stato, è quello di denunciare le condizioni di violenza in cui vivono, invito che è rivolto naturalmente anche a coloro che, a qualsiasi titolo, siano a conoscenza di gravi situazioni familiari. La tempestiva informazione consente l’interruzione immediata delle condotte illecite, e l’inserimento in un sistema di tutela a garanzia delle donne e dei bambini coinvolti.