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La Polizia arresta latitante Franco Giovanni

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Individuato in Francia alla periferia di Antibes

Al termine di una complessa e articolata attività d'indagine, la Polizia di Stato ha rintracciato e catturato in Francia il latitante della 'ndrangheta calabrese FRANCO Giovanni, nato a Reggio Calabria il 26.07.1947, destinatario dell'Ordine di Carcerazione nr. 45/2012 SIEP, emesso in data 17.02.2012, dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D'Appello di Reggio Calabria - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di anni 11 e mesi 4 di reclusione, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. L'importante risultato è frutto di laboriose e complesse investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, e di un'incessante cooperazione internazionale tra la Polizia di Stato Italiana e quella Francese, favorita dalla rete organizzativa dell'INTERPOL e dagli Ufficiali di Collegamento di stanza nei rispettivi Paesi. FRANCO Giovanni, esponente di spicco della cosca "BARRECA" operante nella zona sud di Reggio Calabria, è stato sorpreso nella giornata di ieri, intorno alle ore 11, in una quartiere residenziale alle porte di Antibes, rinomata località balneare della Costa Azzurra, mentre si trovava nel giardino di una villa, ove aveva trovato rifugio. La localizzazione del ricercato è stata possibile solo grazie ad una serie di mirati servizi di osservazione e pedinamento svolti in piena collaborazione tra la Squadra Mobile di Reggio Calabria, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e il dispositivo investigativo allestito dal collaterale organo della Polizia francese. Ottenuti consistenti elementi che facevano ritenere altamente probabile la presenza del latitante calabrese all'interno della citata villa sita alla periferia di Antibes, è stato predisposto un blitz con l'impiego di numerosi uomini e mezzi che ha sortito gli esiti sperati da lungo tempo. L'excursus criminale di FRANCO Giovanni risale alla fine degli anni '70. Lo stesso, infatti, annovera condanne passate in giudicato per emissioni di assegni a vuoto, ricettazione, evasione, falsi in genere, porto abusivo e detenzioni d'armi, favoreggiamento ed estorsione. Indagato nell'ambito del procedimento penale nr. 90/93 RGNR DDA unitamente ad altri soggetti, veniva richiesta l'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, rigettata da parte del GIP del locale Tribunale, per il reato art. 416 bis c.p. per aver fatto parte di un'associazione armata di tipo mafioso denominata cosca "BARRECA". Successivamente, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, Giacomo LAURO e Filippo BARRECA cl. 47, attestavano la sua condizione di mafioso, additandolo quale esponente di spicco e affiliato della cosca "BARRECA" operante nel comprensorio di Pellaro. Negli anni seguenti FRANCO Giovanni è stato coinvolto a pieno titolo in vicende giudiziarie relative al traffico di sostanze stupefacenti. Infatti, nel 2003 si era reso irreperibile, per poi costituirsi l'anno successivo, a seguito dell'O.C.C. nr.3185/01 R GIP e nr.2562/01 RGNR DDA, emessa in data 07.11.2003 dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione "Marine", scaturita dalle indagini condotte dai ROS dell'arma dei Carabinieri e coordinate dalla locale Direzione Investigativa Antimafia sul traffico di sostanze stupefacenti operato dalle cosche mafiose di questa provincia. Nonostante la sua condizione di latitanza, FRANCO Giovanni aveva continuato a gestire i propri affari illeciti. Difatti, nel 2007, veniva tratto in arresto in esecuzione all'O.C.C. nr. 515/2004, nr. 245/2005 RGIP e nr. 14/2005 ROCC, emessa, nell'ambito dell'operazione "Chalo Nera" condotta dai Carabinieri, a carico di nr. 19 persone ritenute responsabili di aver fatto parte di una articolata e vasta organizzazione dedita alla vendita, offerta, cessione, commercio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina e hashish. Per tale vicenda FRANCO Giovanni è stato poi condannato con sentenza passata in giudicato, dalla quale è scaturito il suddetto provvedimento giudiziario che ha determinato la sua latitanza. FRANCO Giovanni sarà estradato in Italia ultimate le relative procedure internazionali curate dall'Autorità giudiziaria procedente.
08/11/2013

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