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Arrestato latitante dal Commissariato di Siderno e dalla S.M.

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Responsabile di reati inerenti gli stupefacenti

Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno, unitamente ai colleghi della Squadra Mobile di Torino, hanno rintracciato e tratto in arresto DEMASI Cosimo, di anni 57, latitante dal Luglio del 2013 poiché sottrattosi all'ORDINE DI ESECUZIONE PER LA CARCERAZIONE nr. 113/2013 SIEP, emesso in data 31 Luglio 2013 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Locri - Ufficio Esecuzione Penali. Il predetto, pregiudicato per diversi reati inerenti gli stupefacenti, truffa e altro, era latitante dal mese di Luglio 2013 poiché condannato alla pena di anni 3, mesi 3 e giorni 18 di reclusione per il reato, in concorso, di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, inflittagli con sentenza nr. 29/2012 - Reg.Gen. nr. 1384/2011 RGNR n. 1457/2011 emessa in data 13/03/2012 dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Locri, confermata dalla sentenza n. 11024/2012 in data 25/09/2012 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria sez. Penale. Il DEMASI Cosimo, proprio al fine di sottrarsi al provvedimento di cattura, si era rifugiato nel capoluogo piemontese da diversi mesi, sfruttando gli appoggi logistici che la cosca d'origine offre ai propri associati, radicati da tempo nell'hinterland torinese. DEMASI Cosimo è fratello del più noto boss della 'ndrangheta DEMASI Giorgio, anch'egli catturato, da latitante, a Torino dalla Polizia di Stato nel mese di Aprile 2011, poiché sfuggito alla cattura del provvedimento restrittivo emesso nei suoiconfronti scaturito dalla nota operazione antimafia denominata "CRIMINE", condotta dalla Polizia di Stato che aveva consentito di disarticolare un importante sodalizio criminoso composto da circa 300 adepti. In quell'occasione DEMASI Giorgio era stato favorito da alcuni pregiudicati calabresi e suoi compaesani, poi tratti in arresto a seguitodi provvedimento restrittivo emesso dall'A.G. torinese. Al momento dell'arresto DEMASI Cosimo, vista preclusa ogni via di fuga, riconosceva gli investigatori giunti dalla Calabria per procedere personalmente alla cattura, unitamente ai colleghi della prima Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Torino, e si complimentava con gli stessi per la celerità delle indagini culminate con la sua localizzazione. A favorire la latitanza del DEMASI, dandogli ospitalità nella propria abitazione torinese di via Vittime di Bologna 13, tale M.A. di 60 anni, di Torino, che è stato denunciato per il reato di favoreggiamento. L'arrestato,dopo le formalità di rito, è stato condottopressola Casa Circondariale di Torino "LO RUSSO E CUTUGNO", meglio conosciuto come il carcere "le Vallette".
25/09/2013

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