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La Polizia di Stato ha reso omaggio a Giovanni Palatucci

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La Polizia di Stato ha reso omaggio a Giovanni Palatucci

La Polizia di Stato ha reso omaggio a Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, in occasione dell’ 80° anniversario della sua scomparsa avvenuta il 10 febbraio 1945.

            Questa mattina a Ravenna, come in altre città italiane, si è tenuta una breve commemorazione in onore a Giovanni Palatucci, esempio e portatore di quei valori di giustizia e servizio in favore dei cittadini, alla presenza del Questore Lucio Pennella, dell’Assessore con delega ai lavori pubblici del Comune di Ravenna Federica Del Conte, e di rappresentanze dell’ A.N.P.S., della Organizzazione di Volontariato della Polizia di Stato di Ravenna e della locale Sezione dell’ Associazione Nazionale Bersaglieri, oltre ai Dirigenti e parte del personale della Questura.

            Nel corso della commemorazione è stata deposta una corona di fiori ai piedi della stele a lui dedicata, sita nell’area verde in via Berlinguer, seguita dalla benedizione del Cappellano della Polizia di Stato Padre Paolo CARLIN.

            Il Questore di Ravenna ha ricordato il valoroso Dirigente di Polizia, punto di riferimento per le donne e gli uomini della Polizia di Stato nel loro quotidiano impegno a servizio della cittadinanza ed esempio di solidarietà e dignità anche per le nuove generazioni.

         Giovanni Palatucci nacque il 31 maggio 1909 a Mantella (AV). Superati gli esami da procuratore legale, frequentò a Roma il 14° corso per Vice Commissario di Pubblica Sicurezza presso la Scuola Superiore di Polizia. Assegnato inizialmente a Genova, il 15 novembre 1937, fu trasferito alla Questura di Fiume, dove fu prima addetto all'ufficio stranieri e poi Questore Reggente.

Durante i suoi anni a Fiume, Palatucci fu coinvolto con il problema della deportazione di ebrei profughi  provenienti  dall'Austria  e dalla Jugoslavia. Nel  periodo  tra il  1938 al  1944 Palatucci salvò numerose famiglie di ebrei permettendo loro di ricevere permessi di viaggio o di residenza. Per questa sua attività, il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945.

Per la sua attività a favore degli ebrei lo stato di Israele lo ha incluso nella lista dei "Giusti tra le nazioni" dal 12.9.1990.

Dal 2004 la Chiesa Cattolica lo annovera tra i "Servi di Dio".

 

Ravenna, 10 febbraio 2025


10/02/2025

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