INDAGINE COORDINATA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI RAVENNA E SVOLTA DALLA LOCALE SQUADRA MOBILE e POLIZIA STRADALE E DALLA GUARDIA DI FINANZA, CHE HA CONSENTITO DI DISARTICOLARE UN SODALIZIO CRIMINOSO DEDITO ALLE TRUFFE NEL SETTORE DEL COMMERCIO DI VEICOLI E AL TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI, COMPOSTO DA SOGGETTI PREVALENTEMENTE DI ORIGINE RUMENA ATTIVI IN ROMAGNA E LOMBARDIA
Ravenna e Brescia 11 dicembre 2019:
esecuzione misure cautelari personali e reali nei confronti di 25 soggetti e 18 aziende ad essi riferibili
Sulla scorta di risultanze probatorie acquisite nel corso di una articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ravenna - dott. Alessandro Mancini, Procuratore e dott.ssa Angela Scorza, Sost.Proc. - e condotta tra il 2018 ed i primi mesi del 2019 dalla Polizia di Stato (Squadra Mobile e Polizia Stradale di Ravenna) e dalla Guardia di Finanza di Ravenna, il G.I.P. presso il Tribunale di Ravenna, dott.ssa Sabrina Bosi, che ha condiviso le conclusioni prodotte e richieste avanzate dalla Procura, ha emesso ordinanza applicativa di misura cautelare personale e reale nei confronti di 25 persone, a carico delle quali sono stati raccolti gravi elementi indiziari in ordine al reato di associazione a delinquere al fine di commettere più delitti di truffa nell’esercizio dell’attività di vendita di veicoli usati, riferibile a cittadini rumeni ai quali è inoltre contestato il reato, in concorso tra loro, di trasferimento fraudolento di valori, per aver attribuito fittiziamente a diversi prestanome connazionali, la titolarità di imprese individuali e dei relativi beni aziendali. Lo stesso provvedimento dispone, peraltro, il sequestro preventivo di 18 ditte individuali operanti nel settore del commercio d’auto usate e dei relativi complessi d’azienda.
Nella mattinata odierna, personale delle Squadre Mobili e Polizia Stradale di Ravenna e Brescia, supportati da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna Orientale di Bologna, e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, hanno dato corso all’esecuzione delle 25 misure restrittive nel territorio ravennate e bresciano, da eseguirsi in carcere per cinque di loro, 7 in regime domiciliare e 13 con l’obbligo di presentazione alla p.g., con contestuale sequestro delle imprese interessate e perquisizione delle ditte e delle abitazioni dei soggetti destinatari del provvedimento cautelare.
I dettagli dell’operazione di Polizia Giudiziaria sono stati illustrati in conferenza stampa dagli organi inquirenti.