La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà F.G. e C.L. cittadini italiani rispettivamente di 42 e 38 anni, per il reato di possesso di segni distintivi contraffatti.
Nella mattinata di giovedì 17 ottobre scorso, una Volante della Questura di Ravenna è intervenuta in via Romea Sud per la segnalazione di un diverbio tra gli occupanti di due auto.
Giunti sul posto gli agenti hanno ascoltato le dichiarazioni rese dall’unica persona presente.
L’uomo ha raccontato ai poliziotti di aver avuto una discussione per motivi relativi alla circolazione stradale, con un uomo e una donna che si trovavano a bordo di un’auto.
Quest’ultima, conducente, dopo essersi qualificata quale appartenente alla Polizia esibendo una placca metallica di riconoscimento, ha ripreso la marcia allontanandosi dal luogo del diverbio.
Trascorsi dieci minuti gli agenti hanno rintracciato l’auto con i due a bordo, che si trovava in sosta nelle vicinanze di viale E. Berlinguer.
I due, risultati incensurati, sono stati trovati in possesso di un portatessera con placca di metallo, simile a quella in uso alle Forze dell’Ordine riportante la dicitura “POLIZIA PRIVATA”, e di un tesserino di riconoscimento nel quale era riprodotta la dicitura “Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, oltre ai dati personali dell’uomo, che sono stati sequestrati.
La successiva perquisizione effettuata sull’auto e all’interno dell’abitazione ove i due risiedono, ha dato esito negativo.
Pertanto F.G. e C.L. sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di possesso di segni distintivi contraffatti.
Ravenna, 21 ottobre 2019