ARRESTATO TRASFERTISTA DELLE RAPINE
La Polizia di Stato informa che è stato eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di L. M. F. 48enne residente Ravenna, ma originario di Trapani, per rapina aggravata e sequestro di persona, in concorso con altri.
In seguito ad indagini era risultato, in concorso con altre persone, far parte di una banda dedita a consumare rapine in abitazione ai danni di famiglie benestanti del trapanese e per tali fatti arrestato dalla Squadra Mobile di Trapani e di Palermo, in flagranza di reato, il 15 marzo 2013 per una rapina ai danni di una famiglia benestante di Trapani.
Nella circostanza, i rapinatori, per accedere alla residenza di una coppia da rapinare, si fingevano appartenenti alla Guardia di Finanza, indossando false pettorine del tutto somiglianti a quelle in uso agli appartenenti alle Forze dell’Ordine, giustificando la loro presenza con la motivazione di dovere eseguire una perquisizione all’abitazione per ricercare armi, droga ed oro di provenienza illecita.
I rapinatori, per l’esecuzione dell’azione delittuosa, oltre ad utilizzare false tessere di identificazione e pistole giocattolo prive del tappo rosso, disponevano anche di auto rubate, sulle quali veniva applicata la luce di emergenza blu calamitata, del tipo impiegato sulle auto civetta della Polizia.
Il giorno dell’arresto L. M. F. e tre complici, erano entrati nell’abitazione armi in pugno e, mentre due rapinatori restavano all’interno dell’abitazione con la proprietaria, L.M.F. ed un sodale uscivano -insieme al marito- con l’intenzione di recarsi presso un secondo appartamento di proprietà dei rapinati, dove era presente una cassaforte murata che i rapinatori volevano farsi aprire dalla vittima.
Gli investigatori, appostati in strada, prima arrestavano L.M.F. ed il complice liberando così l’uomo poi, subito dopo, facevano irruzione nell’appartamento riusciendo a liverare la donna e ad arrestare gli altri due rapinatori.
L. M. F. ed i complici scontarono così un periodo di custodia cautelare per poi tornare in libertà.
Al termine del processo di primo grado, nel corso del quale era emerso che L.M.F. si trasferiva da Ravenna a Trapani per effettuare le rapine per poi rientrare a Ravenna subito dopo i colpi, e del ricorso in Appello il trapanese è stato condannato definitivamente alla pena di 6 anni di reclusione ed alla multa di 1300 euro.
Nella giornata di ieri l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Trapani ha emesso, all’esito della decisione della conferma della sentenza da parte della Suprema Corte di Cassazione, l’ordine di carcerazione che è stato trasmesso alla Squadra Mobile di Ravenna per l’esecuzione.
Ieri mattina gli investigatori di viale Berlinguer hanno rintracciato L.M.F. e, dopo le formalità previste dalla legge, lo hanno condotto in stato d’arresto presso la Casa Circondariale di Ravenna dove sconterà il residuo di pena.
Ravenna, 6 dicembre 2017