La Polizia identifica e denuncia ladra di Rolex
Al termine di un’articolata e rapida attività investigativa, personale della Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà M.D., 24enne rumena ritenuta responsabile, insieme ad una complice, di furto aggravato di un prezioso Rolex, reato compiuto con la “tecnica dell’abbraccio” in un parcheggio cittadino.
Le due donne, con la scusa di chiedere informazioni, hanno avvicinato la vittima che si stava recando a riprendere la propria vettura. Nel seguirla continuavano a tempestarla di domande nonostante questi dichiarasse di non poter esser loro di aiuto e mentre l’uomo stava salendo in auto una delle due lo ha strattonato per un braccio. Nell’immediatezza il malcapitato non si è accorto che con quell’espediente gli era stato sfilato l’orologio. Solo alcuni minuti dopo, una volta ripartito, si avvedeva del furto subito.
In varie località italiane sono avvenuti furti di orologi di particolare pregio proprio con questa particolare “tecnica”.
I consigli della Polizia per tutelarsi da queste brutte sorprese….
COME EVITARE TRUFFE E RAGGIRI
Estate, tempo di vacanze, ma anche periodo ideale per truffe e inganni. Imbrogli sofisticati messi a segno da falsi operai o dipendenti dell’Inps, da finti poliziotti o medici di inesistenti organizzazioni umanitarie.
Per difendersi, può essere utile conoscere i trucchi più comuni utilizzati da questi malfattori, che prendono di mira le persone, spesso anziane, più indifese, sole e bendisposte verso gli altri. Sul sito della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it) sono disponibili una serie di consigli e informazioni utili.
Si comincia da una sorta di decalogo anti raggiro, rivolto in particolare proprio alle persone anziane.
I consigli della Polizia contro le truffe agli anziani:
1. Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se vestono una uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
2. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo.
3. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
4. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, a chi si presenta in abiti succinti e tenta di avvicinarsi per avere un contatto fisico anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
5. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
6. Se avete il dubbio di essere osservati, fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada, entrate in un negozio o cercate un poliziotto, ovvero una compagnia sicura.
7. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.
8. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
9. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
10. Per qualunque problema e per chiarirvi qualsiasi dubbio, non esitate a chiamare il 113. Saremo felici di aiutarvi!
LE TRUFFE PIU’ COMUNI
Sul sito della Polizia è pubblicato anche un elenco delle truffe più ricorrenti messe in atto ai danni delle persone anziane.
-Tecnica dell’abbraccio
Ragazze giovani ed avvenenti dall’aspetto curato, fermano per strada i passanti, chiedono loro se conoscono persone che offrono lavoro come colf o badante e, nel ringraziarli, le stringono con un caloroso abbraccio, approfittando della situazione per sfilare il portafoglio l’ orologio o la collanina; in alcuni casi, sono state offerte prestazioni sessuali con ammiccamenti e contatti con la vittima che, senza accorgersene si ritrova senza orologio.
-Ricontrollare i soldi
Alcuni tipi di truffa hanno come condizione iniziale che la vittima sia appena stata in banca o alla posta a ritirare dei soldi. Succede spesso che una persona anziana dopo aver fatto un prelievo venga seguita da qualcuno che, poco dopo, gli si presenta come funzionario di banca. In genere, il finto funzionario suona al campanello di casa dicendo che potrebbe esserci stato un errore, che è necessario verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate. L’anziano consegna i soldi e il truffatore, facendo finta di contarli o di controllarli, li sostituisce con banconote false.
Per questo, ricordatevi: nessun funzionario di banca vi cercherà mai a casa per controllare le banconote o i numeri seriali.
-Ripulirti la giacca
Ancora più diffusa e più vecchia è la truffa del gelato o del caffè sulla giacca. Sono, nella maggior parte dei casi, donne con bambini, ma a volte anche ragazzi, con il gelato o con un caffè in mano che vi urtano facendovelo cadere sulla giacca. Poi, con la scusa di ripulirvela, ve la fanno sfilare e vi rubano il portafogli.
-False pietre preziose
Una delle truffe più ricorrenti. Un signore, di aspetto rassicurante e in genera di mezza età, si finge uno straniero che per una urgenza deve raggiungere il paese d’origine, ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma una signora per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10mila euro. Naturalmente, alla signora in questione li venderebbe a molto meno. Passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l’anziana signora, normalmente chiamata col nome di battesimo, a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro.
-Falsa beneficenza
Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero, si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito, ma dice che è stato chiuso. La donazione allora può avvenire solo tramite notaio, ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento. L’anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull’auto insieme ai due ‘compari’ per andare dal notaio. Durante il tragitto, i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.
-Falsa eredità
Stessa procedura per quanto riguarda una falsa eredità da consegnare. Un signore cerca un vecchio amico cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un’eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quell’amico, ma nessuno sa niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta. L’unica soluzione è il notaio, ma serve l’anticipo.
-Falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap
Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc. In realtà, raggirano le persone, facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case gli Enti affiggono avvisi nel palazzo. Per quanto riguarda i le persone che suonano alla porta, spacciandosi per funzionari di società o enti di servizio, è importante farsi dare gli estremi: nome, cognome e numero di tesserino e chiamare l’ente di appartenenza per verificare. Se ciò non bastasse e si continua ad avere il dubbio, bisogna condividerlo con la Polizia, chiamando il 113.
Ravenna, 2 agosto 2017