La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà D.L.G., 54enne campano, per il reato di truffa aggravata online.
Qualche tempo fa, attraverso la piattaforma “Marketplace”, del noto social network Facebook, aveva messo in vendita un telefono cellulare Iphone X al prezzo di 360 euro.
Agli inizi del mese di giugno il venditore ha ricevuto una proposta d’acquisto da parte di un acquirente ravennate, con il quale si è accordato, attraverso WhatsApp, per le modalità di perfezionamento dell’acquisto.
L’acquirente, dopo aver eseguito il versamento della somma pattuita tramite bonifico a un codice IBAN fornito dal venditore durante gli accordi finalizzati a perfezionare l’acquisto, attendeva invano la ricezione del telefono cellulare, denunciando poi la truffa di cui era stato vittima negli uffici della Questura.
Le indagini, condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Ravenna, hanno permesso di identificare l’autore della truffa nel 54enne campano D.L.G. che è risultato intestatario del codice IBAN, relativo a una carta PostePay, sul quale la parte offesa ha effettuato il versamento della somma di 360 euro, oltre a risultare l’intestatario dell’utenza mobile utilizzata per gli accordi preliminari all’acquisto attraverso WhatsApp.
L’uomo è stato quindi denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Napoli per il reato di truffa aggravata online.
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Ieri pomeriggio gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Ravenna, nell’ambito dell’attività investigativa finalizzata al contrasto e alla repressione della violenza di genere, hanno dato esecuzione dell’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento non inferiore ai 500 metri, emessa nei confronti di un ravennate dal GIP presso il Tribunale di Ravenna che, all’esito dell’attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, condotta dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile lo ha ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi.
Ravenna, 1 luglio 2020