La Polizia di Stato ha arrestato O.D. 36enne e O.C. 34enne, entrambi nigeriani, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato.
Sabato pomeriggio una Volante del Commissariato di P.S. di Faenza è intervenuta presso il parco Mita, dietro richiesta di un giovane che aveva appena patito il furto del proprio telefono cellulare e relativo carica batterie.
Raggiunto celermente il parco i poliziotti apprendevano dalla vittima che due ragazzi stranieri gli avevano appena rubato il suo telefono cellulare che aveva lasciato appoggiato su una fontana del parco; precisava che i due si erano allontanati, poco prima dell’arrivo della Polizia, in direzione di corso Garibaldi attraverso il sottopassaggio pedonale e che uno dei due, prima di uscire dal parco, aveva occultato il telefono e il carica batterie dentro ad un marsupio che portava a tracolla.
Gli agenti, messisi alle ricerche degli autori del furto, pochi minuti dopo venivano dirottati dalla sala operativa del Commissariato di Faenza nel vicino corso Garibaldi dove la vittima li aveva individuati e aveva attirato anche l’attenzione di una pattuglia della Polizia Locale.
I due giovani, riconosciuti senza esitazione dalla vittima come i responsabili del furto, identificati per O.D. 36enne e O.C. e4enne, entrambi nigeriani, inizialmente negavano gli addebiti poi, dal controllo dello zaino che uno dei due recava con se, è spuntato il carica batterie che la parte offesa riconosceva come il proprio.
In considerazione di ciò i poliziotti hanno invitato i due giovani, che sino a quel momento avevano mantenuto un atteggiamento scontroso, a salire a bordo dell’auto di servizio ma i due dapprima accondiscendevano per poi iniziare ad opporre una forte resistenza all’operato degli agenti che doveva essere interrotto facendo ricorso all’indispensabile applicazione delle manette di sicurezza.
Giunti negli uffici del Commissariato i due stranieri sono stati dichiarati in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato, in concorso
O.D. e O.C. sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del Commissariato di Faenza in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto.
Questa mattina il Giudice Unico di primo grado del Tribunale di Ravenna ha condannato, dopo la convalida dell’arresto, O.D. alla pena di 1 anno e 2 di reclusione e la multa di 300 euro con obbligo di dimora in Faenza e obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, mentre O.C. è stato condannato alla pena di mesi 8 di reclusione e multa di 200 euro.