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La Polizia arresta 48enne straniero per atti persecutori, in esecuzione di provvedimento cautelare richiesto dalla Procura della Repubblica di Ravenna

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La Polizia di Stato Martedì scorso,ha arrestato H.K.H., 48enne tunisino residente a Ravenna, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ravenna, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, in quanto gravemente indiziato del delitto di atti persecutori, commessi nei confronti della ex moglie, 30enne originaria dell’est Europa per fatti perpetrati sin dal 2015 ad oggi.-

Le delicate indagini svolte dalla 2^Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Ravenna, sono state avviate quando la donna richiedeva aiuto denunciando l’ex marito di gravi comportamenti persecutori e minacce; gli approfondimenti investigativi svolti sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ravenna, permettevano di riscontrare le dichiarazioni della vittima, facendo emergere come l’uomo non avesse mai accettato la separazione dalla moglie cercando, al contrario, di controllarla (con quasi quotidiani pedinamenti) e condizionare la sua vita, impedendole di fatto frequentazioni sociali e conseguentemente una esistenza serena sia verso di lei oltre che alla crescita e sviluppo dei figli minori.

Nonostante l’uomo fosse già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, emessa dall’Autorità Giudiziaria ravennate, continuava nella propria condotta violando non solo le prescrizioni imposte ma reiterando i comportamenti persecutori, controllando, o facendo controllare, la donna nei suoi spostamenti quotidiani.

Questo ha creato in lei un continuo stato di ansia ed agitazione, addirittura temendo che il marito potesse prelevare i due bambini e portarli al paese d’origine, paure fondate in quanto l’uomo aveva sottratto i documenti di espatrio dei figli, lasciano in abitazione delle fotocopie.

Il Giudice motivava la grave misura limitativa della libertà, per le reiterate e sistematiche violazioni delle prescrizioni impostagli, ritenendo inadeguate ed insufficienti altre misure. Questo alla luce dei gravi precedenti penali a suo carico in quanto già condannato con sentenza del 2011 per maltrattamenti in famiglia, lesioni e sottrazione di minore, avendoli portati contro la volontà della madre in una località sconosciuta della Tunisia.

L’arrestato è stato condotto presso il carcere di Ravenna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


10/02/2017

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