La Polizia di Stato ha denunciato una donna di 33 anni per il reato di rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, inoltre le è stata contestata la violazione amministrativa per ubriachezza.
Qualche sera fa, nell’ambito di un predisposto servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati lungo la SS16, la Polizia ha effettuato il controllo degli avventori di un Bar situato nella predetta strada.
Nell’occorso, una donna si è rifiutata più volte di mostrare agli agenti i propri documenti di identità asserendo che non potevano essergli richiesti poiché si trovava in un esercizio commerciale e non in una piazzola della statale…..
La donna, che si trovava in evidente stato di ebrezza, è stata accompagnata presso la Questura e sottoposta all’esame delle impronte digitali attraverso l’apparecchiatura biometrica S.P.A.I.D. (Sistema Periferico di Acquisizione delle Impronte Digitali).
Le informazioni elaborate dal sistema ne hanno rivelato l’identità, poiché a carico della stessa erano presenti in banca dati numerosi pregiudizi di Polizia.
Al termine degli accertamenti, la 33enne rumena è stata indagata in stato di libertà per il reato di rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale ed è stata sanzionata con una contravvenzione di 102 euro per il suo stato di ubriachezza.