La Polizia di Stato ha denunciato per il reato di truffa quattro cittadini italiani nell’ambito della compravendita di un’autovettura.
Le indagini volte all’identificazione degli autori della truffa, condotte dai poliziotti del Commissariato di Lugo, hanno preso l’avvio da una denuncia fatta da un cittadino, il quale, nel mese di maggio di quest’anno, navigando su internet trovava l’annuncio di vendita di un’auto al prezzo di 18.500 euro da parte di una presunta concessionaria milanese.
Contattava quindi telefonicamente il venditore sull’utenza indicata nell’annuncio, parlando con una donna qualificatasi come segretaria. La stessa gli riferiva che lo avrebbe fatto contattare da un venditore.
Alcuni giorni dopo il venditore prendeva contatti telefonici con il giovane, si accordavano per l’acquisto della vettura e quindi gli inviava tramite mail il contratto che lo stesso restituiva dopo averlo sottoscritto.
In seguito il denunciante effettuava il pagamento di due caparre rispettivamente del valore di 1.000 e di 4.000 euro, con l’accordo che l’autovettura, di provenienza estera, sarebbe stata consegnata entro 45 giorni.
Trascorso tale termine senza che l’auto fosse stata consegnata, l’acquirente telefonava quotidianamente alla concessionaria per avere notizie riguardo alla trattativa in essere e non ancora conclusa, ricevendo però risposte evasive che rinviavano sempre la consegna della vettura.
Infine si recava all’indirizzo della ditta, senza trovare alcun riferimento della stessa ma ottenendo dal portinaio del palazzo il numero di cellulare di un dipendente col quale riusciva a parlare e che telefonicamente lo tranquillizzava riferendogli che l’auto sarebbe arrivata entro 15 giorni.
In realtà anche questo periodo ulteriore trascorreva invano.
Continuavano quindi i contatti telefonici anche con altre persone, qualificatesi come l’amministratore della ditta e come dipendenti, durante i quali la consegna del mezzo veniva continuamente rimandata.
Stanco dei continui rinvii e, sentendosi truffato, il 12 ottobre l’uomo denunciava l’accaduto alla Polizia.
Gli agenti hanno svolto una serie di accertamenti sia in Banca Dati che tramite l’Agenzia delle Entrate e sono arrivati in tal modo ad identificare i protagonisti della truffa: si tratta di tre uomini e una donna già gravati da precedenti di polizia per truffe analoghe.
Ulteriori accertamenti eseguiti dalla Polizia hanno evidenziato che le caparre inviate tramite bonifico bancario arrivavano alla presunta concessionaria milanese, esistente come ditta regolarmente registrata all’Agenzia delle Entrate ma di fatto priva di una vera e propria sede legale o di un autosalone, in quanto svolgerebbe l’attività di compravendita di autovetture prevalentemente su internet.
I quattro sono stati quindi denunciati per truffa alla Procura della Repubblica di Milano.