La Polizia di Stato ha arrestato nella flagranza del reato di favoreggiamento e sfruttamento aggravati e continuati della prostituzione, una donna cinese, C. Z., di 39 anni.
L’indagine degli agenti della Squadra Mobile ha tratto spunto dalle lamentele di alcuni condomini disturbati dal via vai di persone, tutte di sesso maschile, che frequentavano l’appartamento trasformato in una vera e propria “casa d’appuntamenti”, in cui l’arrestata ospitava giovani connazionali che, dietro pagamento, offrivano prestazioni sessuali.
Una articolata attività investigativa consentiva di identificare numerosi clienti e di definire il ruolo della maitresse che, reclutate le prostitute, si occupava di mantenere i contatti col “pubblico”.
In questo riusciva ad indirizzare numerosi clienti alle giovani donne mentre tratteneva tutto il contante relativo alla prestazione.
Solo successivamente avveniva la spartizione ovvero il 60 per cento alla maitresse arrestata ed il restante 40 alle ragazze in un’unica soluzione al termine della loro permanenza che si protraeva, ininterrotta, per una quindicina di giorni circa.
Per non dare nell’occhio, infatti, le prostitute evitavano di uscire dalla casa per periodi anche molto lunghi e la maitresse provvedeva a tutte le loro esigenze quotidiane.
Inoltre quest’ultima aveva diffusamente pubblicizzato i “servizi” offerti su alcuni quotidiani e su siti online.
All’atto dell’irruzione, gli operatori di polizia riuscivano ad identificare, , un cliente e due giovani prostitute che dopo il comprensibile stupore iniziale, confermavano la ricostruzione investigativa della Squadra Mobile.
Le stesse denunciavano di essere state istruite, in caso di controlli, a raccontare che la maitresse si trovava nell’abitazione in via occasionale e per lavori di sartoria.
L’appartamento, che si trova in vicolo Violino, è stato sottoposto a sequestro ed è stato, denunciato in stato di libertà anche il proprietario dell’abitazione per concorso nei medesimi reati contestati alla cittadina cinese.