Alla fine dello scorso anno la provincia di Ravenna è stata collocata dal quotidiano “Il Sole 24 ore” nella statistica sulla qualità della vita al decimo posto nazionale ovvero uno “scivolone” di dieci posti rispetto all’anno precedente di primi in Italia.
Tutto questo frutto soprattutto dei furti in genere analizzando i dati relativi al 2014 comparati con quelli del 2013.
La Questura già nei primissimi mesi del 2015, dall’esame degli indicatori statisti - nonostante il primo posto nazionale - evidenziava un tasso di criminalità in costante aumento per quanto attiene ai furti in genere ed alle truffe.
Nel mese di marzo del 2015 si è quindi deciso in Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di intervenire efficacemente cambiando in modo radicale l’approccio al problema e coinvolgendo tutte le forze di polizia nazionali e locali in un unico piano operativo per le città e la provincia.
Si sono così istituiti i posti di blocco e controllo, tutt’ora in atto, svolti in prestabiliti luoghi ed orari al fine di impedire la circolazione nelle aree più esposte a persone malintenzionate.
Analizzando mese per mese i dati raccolti nel 2015 ( che saranno poi divulgati per le statistiche della qualità della vita alla fine del 2016) si è riusciti ad invertire il dato criminale che ha creato lo ”scivolone”.
Non solo, nel corso dei primi otto mesi del 2016 si è contrastato il fenomeno ancora più efficacemente grazie ad uno studio capillare delle micro zone dove venivano commessi i reati e che ha portato ad una diminuzione dei furti in abitazione di circa il 40% rispetto all’anno “orribilis” 2014.
Inversamente proporzionale e frutto del nuovo modello organizzativo sono le identificazioni delle persone, +36.2% e dei mezzi controllati, +32.8%.
Allo studio al momento vi è un ulteriore step organizzativo (il terzo in 18 mesi) allo scopo di raggiungere ancora migliori risultati che non possono comunque prescindere da efficaci campagne informative che devono essere la scaturigine di una nuova cultura di sicurezza partecipata di vicinato.