La Polizia di Stato, comunica che nelle prime ore di lunedì 23 luglio scorso, ha eseguito il FERMO di indiziato di delitto, emesso dal P.M. dott.ssa Angela Scorza, nei confronti di S. A., classe 1973, originario della Puglia e residente a Castel Bolognese, incensurato ed attualmente disoccupato.
L’uomo è stato tratto in arresto dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Faenza e della Squadra Mobile della Questura di Ravenna con l’accusa di avere commesso, tra il novembre 2017 e l’aprile 2018, cinque rapine a mano armata nel comprensorio faentino, precisamente quattro ai danni dell’Ufficio Postale di Via Azzurrini e una ai danni del supermercato Coop di Via Fornarina, all’interno del Centro Commerciale Borgo d’Urbecco, tutte perpetrate da un uomo di circa 45/50 anni, travisato in volto ed armato di pistola, in particolare:
1) 16.11.2017 – Faenza (RA) – Rapina all’Ufficio Postale – bottino 700 euro circa.
2) 13.03.2018 – Faenza (RA) – Rapina all’Ufficio Postale – bottino 900 euro circa.
3) 28.03.2018 – Faenza (RA) – Rapina all’Ufficio Postale – bottino 700 euro circa.
4) 24.04.2018 – Faenza (RA) – Rapina all’Ufficio Postale – bottino 500 euro circa.
5) 26.04.2018 – Faenza (RA) – Rapina al Supermercato “Il Borgo”– bottino 1000 euro circa.
L’input investigativo nei confronti del soggetto veniva fornito da un mirato servizio antirapina, effettuato dagli investigatori del Commissariato di P.S. di Faenza che lo individuava con atteggiamenti sospetti, dopo essere uscito da un supermercato del centro faentino.
I successivi approfondimenti investigativi hanno rivelato come l’uomo fosse presente nelle circostanze e nei luoghi degli eventi delittuosi; in particolare, l’analisi del traffico telefonico, i riconoscimenti acquisiti dai testimoni e le comparazioni delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, nonché da ultimo una perquisizione domiciliare, hanno consentito di acquisire gravi elementi probatori a carico di S.A, tra i quali alcuni degli indumenti indossati durante la consumazione dei reati ed una scatola per pistola softair, arma giocattolo perfettamente compatibile con quella utilizzata dal rapinatore.
Valutato il quadro probatorio prodotto dagli investigatori, che ha evidenziato un concreto pericolo di fuga di A.S. che, negli ultimi giorni, risultava avere venduto l’immobile/abitazione per una asserita volontà di trasferirsi all’estero con l’intero nucleo familiare, il Pubblico Ministero titolare del fascicolo processuale ha inteso emettere il provvedimento di fermo che, appunto, è stato eseguito associando l’arrestato alla Casa Circondariale di Ravenna.
Ravenna 25 luglio 2018.