La Polizia di Stato comunica di avere proceduto all’arresto di O.A. cittadina tunisina di 33 anni per violazione della legge in materia di immigrazione.
Nella mattinata di ieri al front office dell’Ufficio Immigrazione della Questura dedicato alla ricezione di pratiche relative alla regolarizzazione dell’Immigrazione, si è presentata, accompagnata dal proprio difensore di fiducia, O.A. cittadina tunisina di 33 anni, domiciliata a Massa Lombarda che ha consegnato agli addetti l’istanza finalizzata ad ottenere il riconoscimento della protezione internazionale.
Come da prassi la straniera è stata sottoposta ai rilievi dattiloscopici e le impronte acquisite sono state inserite nello schedario SPAID (Sottosistema Periferico per l’Acquisizione delle Impronte).
Ottenuti i riscontri AFIS gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno accertato che O.A. aveva numerosi alias e altrettanti precedenti di Polizia per reati contro la persona, e violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti.
La donna, inoltre, risultava destinataria di un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Brescia nel luglio di quest’anno, in ragione del quale era stata trattenuta presso il CIE di ROMA-Ponte Galeria in attesa dell’acquisizione un valido documento idoneo al rimpatrio.
Una volta ottenuto il lasciapassare di frontiera, da parte della competente autorità consolare, O.A. era stata poi rimpatriata il 14 agosto 2017, ad opera di personale della Questura di Roma, con volo aereo diretto in Tunisia e partito dall’aeroporto di Fiumicino, con la prescrizione di non fare rientro in Italia prima che fossero trascorsi cinque anni dalla data di effettiva esecuzione del provvedimento
In considerazione di ciò, considerato che la donna si è presentata in Questura priva della speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno che l’autorizzasse a rientrare in Italia, A.O. è stata dichiarata in stato di arresto dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione e trattenuta nelle Camere di Sicurezza di viale Berlinguer in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Ravenna 24 novembre 2017