La Polizia di Stato ha denunciato per ricettazione un cittadino tunisino di 20 anni, residente a Massa Lombarda, a seguito di una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria di Ravenna effettuata nel pomeriggio di ieri da personale del Commissariato di Faenza e di Lugo, dopo un’accurata attività di verifica e riscontri investigativi posta in essere dai poliziotti del Commissariato faentino a seguito di una rapina ai danni di una donna albanese di 33 anni avvenuta a metà dicembre scorso a Faenza, nel luogo ove la stessa svolgeva l’attività di prostituzione per mantenersi.
Nella circostanza la donna, dopo avere subito la rapina, si era subito recata presso il Commissariato di Faenza raccontando che, intorno alla mezzanotte, era stata avvicinata alle spalle da due giovani uno dei quali, in un italiano stentato, le aveva chiesto il prezzo di una prestazione sessuale. Alla risposta negativa della donna, insospettita dal fatto che i giovani si trovassero a piedi, uno dei due ragazzi le si avvicinava e, mentre la stessa cercava di allontanarlo, le strappava con violenza la borsa che aveva a tracolla, facendola cadere a terra. Mentre la donna cercava di recuperare la borsa, il giovane la spingeva ancora a terra portandole via la borsetta contenente effetti personali, denaro e due telefoni cellulari e scappava a piedi, insieme al suo complice, facendo così perdere le loro tracce.
In sede di denuncia la donna forniva una descrizione dei due aggressori, identificandoli di probabile etnia magrebina. Da approfonditi accertamenti svolti dalla Polizia si appurava che uno dei due telefoni sottratti alla donna non era più stato utilizzato, mentre il secondo risultava attivo e funzionante, con un’altra scheda.
Nel pomeriggio di ieri i poliziotti hanno eseguito una perquisizione delegata dall’A.G. al fine di rinvenire il telefono cellulare. L’attività è stata svolta a Massa Lombarda, presso l’abitazione di B.H., tunisino di 20 anni, in regola con le norme sul soggiorno e incensurato, convivente con i genitori e due fratelli.
Nel corso dell’attività di verifica, i poliziotti hanno effettivamente trovato il telefono sottratto alla donna, ancora attivo, mentre il ragazzo si giustificava dicendo di averlo acquistato presso un mercatino locale. Il tunisino è stato subito denunciato per ricettazione ed ora
è in corso, da parte della Polizia, ulteriore attività diretta ad accertare se il ragazzo sia effettivamente l’autore della rapina ai danni della donna albanese.
Ravenna, 8 luglio 2017