Individuati e denunciati gli autori del furto di manufatti in ottone.
Nella serata del 12 u.s. la Polizia di Stato - Commissariato di P.S. di Faenza- è riuscita ad individuare in tempi rapidissimi gli autori
del furto di un ingente quantitativo di ottone in manufatti industriali (oltre 10 quintali ) asportato da una nota Ditta meccanica di Faenza, il
cui titolare ne aveva denunciato l'ammanco la mattina precedente presso gli Uffici di questo Commissariato.
A seguito della denuncia resa, personale di Polizia in servizio di volante si era subito recato sul posto per acquisire le immagini delle
telecamere a circuito chiuso presenti all'interno dell'azienda, dalla visione delle quali si attestava come il furto fosse avvenuto qualche giorno
prima da parte di almeno due persone travisate. In particolare le immagini evidenziavano come i due individui si fossero introdotti nell'azienda
forzando il cancello carrabile, tentando poi di forzare i portoni di accesso all'area produzione e, non riuscendovi, forzando una finestra dalla
quale poi avevano avuto accesso. All'interno dell'azienda risultavano evidentemente danneggiati computer e server, nonchè i distributori
automatici di alimenti e bevande, dai quali erano state sottratte le somme di danaro presenti, mentre tutto il materiale in ottone, quali
raccorderia, rubinetteria … era stato asportato e caricato su un furgone anch'esso rubato all'interno del capannone.
Dalla visione delle immagini i poliziotti riuscivano ad individuare gli autori del furto, nonostante fossero ben camuffati, soggetti noti alle
Forze dell'Ordine, appartenenti a famiglie nomadi conosciute a Faenza, e si mettevano subito sulle loro tracce, individuandone uno, fermato poco
dopo all'interno di un camper che stazionava in via Proventa.
L'uomo, A.H, 27 anni,di origine bosniaca, anagraficamente residente a Faenza, ma di fatto senza fissa dimora, con numerosi precedenti per reati
predatori commessi in particolare nelle zone limitrofe, una volta giunto in Commissariato, resosi conto di essere stato individuato senza alcun
dubbio come l'autore del furto, decideva di collaborare con gli inquirenti, portandoli sul luogo dove era stato lasciato momentaneamente il grosso
carico di ottone, in attesa di "piazzarlo" quanto prima, se la Polizia non li avesse individuati in tempi così celeri.
Il materiale in ottone, lasciato in una zona nei pressi di Santerno, veniva così recuperato dai poliziotti e restituito al legittimo
proprietario che, con grande sorpresa, per una volta positiva, ne ritornava in possesso a meno di 24 ore dal momento della denuncia, mentre
venivano effettuate accurate ricerche nelle zone limitrofe per rintracciare il furgone che, al momento, non hanno dato esito.
Il nomade veniva denunciato per i furti aggravati del materiale in ottone, del danaro delle macchine distributrici e del furgone, in concorso con
il complice M.H, trentenne senza fissa dimora, già colpito dal provvedimento di divieto di ritorno nel Comune di Faenza, pluripregiudicato e
già condannato per reati predatori, tutt'ora ricercato in quanto si è reso irreperibile.
Faenza, 14.08.2015