Ravennate arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
La Polizia di Stato ha arrestato nella giornata di ieri 24 luglio un giovane ravennate di 26 anni per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e
lesioni personali.
Nella mattinata di ieri una donna richiedeva l'intervento della Polizia presso la propria abitazione in quanto non riusciva a calmare il proprio
figlio che stava dando in escandescenze.
Sul posto gli Agenti della Volante tentavano di ricondurre alla calma il giovane già conosciuto per pregressi interventi.
Il giovane, inizialmente, sembrava calmarsi e spiegava i motivi della sua alterazione dovuti al fatto che aveva, poi, richiesto l'intervento
dell'ambulanza per farsi portare al pronto soccorso per un dolore al polso. Aveva poi desistito dalla richiesta a seguito di quanto riferitogli
telefonicamente dall'operatore del servizio di emergenza, e cioè che, comunque, pur arrivando in pronto soccorso in autolettiga sarebbe
stato visitato dal medico secondo il codice di gravità assegnato.
Man mano che il giovane continuava a raccontare il contenuto della telefonata tornava ad agitarsi, avvicinandosi sempre più agli agenti di
Polizia colpendo uno di questi, con mossa fulminea, con una testata all'arcata sopraciliare destra.
Gli agenti tentavano, quindi, di immobilizzare il giovane al fine di evitare ulteriori atti di violenza ma, questi, nel tentativo di divincolarsi,
muoveva ripetutamente la testa a bocca aperta, da destra a sinistra, provocando un taglio al dorso della mano sinistra al medesimo agente che aveva
colpito con la testata.
Il giovane, prima accompagnato presso il locale Ospedale Civile per tutti gli accertamenti medici del caso, veniva portato negli Uffici della
Questura e dichiarato in stato di arresto per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali avendo procurato all'agente di
Polizia un trauma cranico ed una ferita lacero contusa alla mano sinistra con prognosi di guarigione di 21 giorni.
L'arrestato veniva ristretto presso le camere di sicurezza della Questura a disposizione della Procura della Repubblica per il processo per
direttissima che si svolgerà nella giornata odierna.
Ravenna, 25 luglio 2015