La Polizia di Stato arresta gli sfruttatori di una “casa chiusa” a Faenza.
Nei giorni scorsi sono stati scovati e arrestati a Prato due cittadini cinesi latitanti: una donna MQ ed un uomo LG ,scoperti a seguito di
un'indagine condotta a Ravenna dalla Polizia di Stato.
Da tempo i due erano ricercati in quanto responsabili della gestione di una "rete" di vere e proprie "case chiuse" scoperta dopo che una di esse
è stata individuata a Faenza (RA).
Un'articolata attività d'indagine, condotta nel 2013, dalla Squadra Mobile di Ravenna e dal Commissariato di PS di Faenza e coordinata dal
Sost. Proc. dott.ssa Ciriello della Procura della Repubblica di Ravenna, consentiva di evidenziare un sistema organizzato da cittadini cinesi di
sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di giovani ragazze loro connazionali, all'interno di appartamenti dislocati in più
province.
L'organizzazione costituiva una "rete" di "case di prostituzione" all'interno delle quali si movimentavano le prostitute, prima vittime e poi,
talvolta, loro stesse gerenti di nuove analoghe realtà, quando, in ragione dei guadagni ottenuti, riuscivano a comprare "l'esercizio".
Gli elementi raccolti dagli investigatori, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, consentivano, nel gennaio 2015, al G.I.P. l'emissione
dell'Ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti dei due cittadini cinesi, arrestati nel corso di alcuni controlli effettuati poi a
Prato dall'Arma dei Carabinieri, che ha eseguito il provvedimento cautelare ravennate.
Ravenna, 20/07/2015