ARRESTATO STALKER
Nel pomeriggio di ieri personale della Polizia di Stato – Commissariato di P.S. di Faenza – ha arrestato M.A, classe 1973, originario della provincia di Napoli, ma residente da anni a Faenza, sposato con una faentina e padre di tre figli. L’uomo si è reso responsabile di reiterati comportamenti di stalking e minacce commessi nei confronti della coniuge dalla quale è legalmente separato, coinvolgendo in questo anche i figli minorenni. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione con l’ulteriore aggravamento dell’applicazione del braccialetto elettronico.
Nel novembre 2016 i due coniugi si era separati presso il Tribunale Civile di Ravenna in modo non pacifico; da tempo ormai l’uomo poneva in essere comportamenti persecutori, con continue telefonale ed appostamenti nei confronti della moglie, a tutte le ore del giorno e della notte. Tale comportamento si riversava anche nei confronti dei figli minori, con un crescendo ossessivo di richieste di contatti, appostamenti e pedinamenti, anche sul luogo di lavoro della donna. La stessa si era quindi decisa a presentare querela presso gli uffici del Commissariato di Polizia di Faenza per atti persecutori.
I poliziotti, dopo avere riscontrato puntualmente le dichiarazioni della donna, le avevano tempestivamente trasmesse all’Autorità Giudiziaria competente di Ravenna che aveva disposto in tempi rapidi l’applicazione del provvedimento di divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dall’ex coniuge, esteso anche ai figli della coppia, i quali avevano cominciato a manifestare segni di sofferenza e disagio a seguito del comportamento assillante del padre.
Nonostante l’applicazione di questo provvedimento, l’uomo ha continuato a mantenere il medesimo recidivante comportamento, facendo in modo di farsi trovare nei luoghi abitualmente frequentati dalla donna, tanto che questa ha cominciato a soffrire di veri e propri stati d’ansia e di paura generati dal comportamento ossessivo dell’ex marito.
Per questo motivo la donna si è recata nuovamente presso gli uffici di questo Commissariato dove gli investigatori hanno raccolto la sua ulteriore testimonianza e denuncia e hanno ulteriormente verificato i fatti nuovamente denunciati, trasmettendoli con tempestività all’Autorità Giudiziaria la quale ha aggravato la misura applicata all’uomo, obbligandolo a recarsi presso gli uffici di Polizia di Faenza due volte la settimana.
Ma anche questo ulteriore aggravamento non è bastato e soprattutto non è servito a fare desistere l’uomo dai suoi comportamenti persecutori.
La sua pervicacia ha costretto la ex coniuge a rivolgersi nuovamente alla Polizia di Faenza che è immediatamente intervenuta comunicando gli esiti della sua attività all’Autorità Giudiziaria la quale, al fine di porre in essere una efficace tutela nei confronti della stessa e dei suoi figli, nella giornata di ieri ha disposto l’arresto dell’uomo, costringendolo alla detenzione domicilare presso la sua abitazione con l’ulteriore e pesante aggravamento dell’applicazione del braccialetto elettronico, uno strumento posto alla caviglia dell’arrestato che, in caso di allontanamento dal luogo imposto per gli arresti domiciliari, segnala alla Centrale Operativa della Polizia l’evasione dal luogo di detenzione.
Si tratta di uno strumento coercitivo già applicato dalla Polizia Giudiziaria di Faenza in diverse altre occasioni, che ha dato modo di mostrare la sua effettiva efficacia in quanto il detenuto domiciliare rimane sotto il vigile controllo delle Forze dell’Ordine 24 ore su 24.
Ravenna, 6 ottobre 2017