IL FRATELLO E’ IN CARCERE E MOLESTA LA COGNATA
Le continue liti tra due fratelli sono sfociate, nello scorso anno, all'arresto di uno dei due che aveva tentato di uccidere il germano a colpi di fucile.
Ma il desiderio di vendetta da parte del fratello rimasto libero non si era affatto assopito, anzi non contento dell'arresto del proprio congiunto, inizia a litigare con la propria cognata arrivando agli insulti, alle minacce e perfino ai danneggiamenti, e tutto ciò anche in presenza dei figli minori della vittima.
La donna impaurita, temendo per la propria incolumità e quella dei propri figli, si rivolge alla Polizia di Stato che, dopo aver accertare che quanto denunciato dalla medesima corrispondesse al vero e non era piuttosto un tentativo di vendetta nei confronti di chi aveva fatto arrestare il proprio marito, dava corso alla conseguente attività di indagine a conclusione della quale, nei confronti del molestatore, veniva emesso il provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla cognata con obbligo di mantenere comunque una distanza minima di 250 metri da qualunque luogo si trovasse la donna.
Ma l'uomo, incurante del provvedimento a suo carico, perseverava nei suoi atteggiamenti da stalker, violando più volte le prescrizioni, giungendo addirittura ad una aggressione fisica nei confronti della cognata.
Alla luce dei reiterati atteggiamenti dell'uomo dai quali scaturivano le segnalazioni alla competente A.G. da parte della Polizia di Stato, è stato disposto l'aggravamento della misura non detentiva con la detenzione domiciliare, fermo restando il divieto di comunicare in qualsiasi modo con la cognata.