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La Polizia di Stato arresta scafista tunisino.

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Ragusa: arrestato scafista tunisino

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Ragusa, hanno tratto in arresto un cittadino tunisino in quanto responsabile di essersi associato unitamente ad altri soggetti presenti in Libia al fine di procurare l'ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari di varie nazionalità, nella fattispecie, responsabili di aver condotto dalle coste libiche a quelle italiane un peschereccio carico di 266 migranti provenienti prevalentemente dalla Siria molti dei quali minori.

In data 31.05.2014 alle ore 23.00 circa la nave mercantile "North Guardian" veniva inviata in acque S.A.R. libiche al fine di trarre in salvo numerosi migranti che si trovavano a bordo di un fatiscente peschereccio che stava imbarcando acqua e successivamente su disposizione delle Autorità Italiane la nave mercantile dirigeva verso il porto di Pozzallo dove giungeva alle ore3.00 circa dell'1 giugno u.s..

Prima delle fasi di sbarco la Polizia Giudiziaria e la Polizia Scientifica unitamente ai medici della Sanità Marittima salivano a bordo del rimorchiatore al fine di iniziare a cercare elementi utili per le indagini.

Nelle more delle fasi di sbarco il Funzionario di Polizia responsabile dell'Ordine Pubblico si occupava di trasferire tutti gli ospiti del centro di Pozzallo al fine di poter accogliere quelli appena giunti, contemporaneamente allo sbarco venivano organizzate le partenze per la mattina seguente al fine di svuotare il centro, difatti 250 venivano poi trasferiti a Messina e 160 a Trapani, il tutto a bordo pullman. Dei migranti rimasti a Ragusa alcuni venivano inviati al centro di c.da Cifali a Ragusa ed altri presso i locali del C.P.S.A. sito all'interno della succitata area portuale al fine di sottoporli alle difficoltose e delicate fasi di identificazione da parte di personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Ragusa, del Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine di Roma e dell'Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Ragusa ed il Servizio Centrale Operativo Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, collaborati da un'aliquota della Sez. Oper. Nav. della Guardia di Finanza di Pozzallo ed un'aliquota della Compagnia Carabinieri di Modica hanno iniziato le indagini sin dai primi istanti dell'approdo della nave mercantile in banchina.

A bordo del mercantile i sospetti ricadevano tutti su un giovane tunisino difatti dopo poche ore di interrogatorio in presenza dell'avvocato, lo scafista confessava, raccontando, che all'inizio, mentre si trovava in Libia, in attesa di essere imbarcato come clandestino, veniva, contattato dal procacciatore di clandestini, il quale, gli aveva offerto un compenso di 1500 $ se avesse condotto il peschereccio verso le coste italiane che non si doveva preoccupare perché sarebbe stato contattato telefonicamente dallo stesso per avere le coordinate marine per il successivo segnalamento di soccorso non appena fossero arrivate in acque internazionali.

I testimoni, che hanno riconosciuto il tunisino, sempre fondamentali per questa attività, hanno raccontato inoltre, di violenze subite durante la permanenza nei centri di reclutamento in Libia per poter partire per il viaggio in Italia e di aver pagato in media circa 1500$, fruttando così all'organizzazione circa 400.000 dollari.

L'inteso lavoro investigativo degli Agenti della Polizia di Stato, ha permesso di arrestare a Pozzallo, solo nel 2014, 51 scafisti e sono in corso numerose attività di collaborazione tra le Squadre Mobili siciliane al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste libiche a quelle italiane.


03/06/2014

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