VITTORIA: OPERAZIONE “ACTION DAY”
Nel giorno dell'operazione "Action day furti di metalli" che si è svolta contemporaneamente in diversi Stati aderenti all'U.E., e disposta dalla Direzione Centrale Anticrimine del Ministero dell'Interno che prevede iniziative di prevenzione e contrasto al fenomeno relativo al furto di rame e, così come concordato in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza presieduto dal Prefetto di Ragusa, la Polizia di Stato ha effettuato il più consistente sequestro, sinora mai registrato per la provincia di Ragusa.
Le indagini e gli accertamenti della Polizia di Stato si sono rivolte sia agli impianti di smaltimento o di recupero di metalli che nelle aree maggiormente interessate dai furti.
Gli Agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Vittoria di buon mattino si sono recati presso un impianto autorizzato sito alla periferia di Vittoria.
Apparentemente non risultava visibile alcun deposito di rame, ma dalla consultazione dei registri si è verificato come, con cadenza giornaliera, diversi soggetti conferissero "rottami di rame" in quantità variabili, da poche decine a centinaia di chilogrammi. Ogni giorno, in media, una decina di conferimenti.
I poliziotti richiedevano, pertanto, che venissero esibite le partite conferite e registrate negli ultimi giorni.
Da una ispezione più accurata, all'interno di una vecchia cisterna di forma circolare, celata nella discarica da carcasse di veicoli radiati dalla circolazione, sono stati rinvenuti centinaia di chili di rame in forma di matasse di cavo utilizzato per le elettrocondutture.
Complessivamente 3000 chilogrammi di rame nudo e intrecciato. Le prime indagini, anche con l'ausilio di personale dell'Enel Distribuzione, hanno consentito di accertare che per buona parte si trattava dei cavi utilizzati dall'ENEL nelle linee di distribuzione. Azienda interessata da qualche tempo ed in modo sistematico a furti di cavi di rame dagli elettrodotti di bassa e media tensione; episodi criminosi che talvolta hanno ingenerato pericolo per la viabilità e per le persone, e che hanno comunque privato intere contrade della fornitura di energia elettrica.
Le ulteriori ricerche nel sito hanno permesso, altresì, di individuare dei grandi sacchi che contenevano cavo di rame con rivestimento butilico per le condutture elettriche degli impianti civili pubblici e privati. Quattro grandi sacchi contenitori del peso rispettivamente di 550, 480, 520 e 640 chilogrammi. Matasse queste di cavo elettrico in ottime condizioni che, dalle informazioni assunte dai periti elettrotecnici, risulta immediatamente utilizzabile; materiale che mai nessuno in forma lecita conferirebbe ad un centro di recupero o smaltimento, poiché cavo elettrico valido per un utilizzo suo proprio anche a fini di ritorno commerciale e non per essere venduto come rifiuto.
E' opportuno precisare che la quotazione del rame che viene riciclato in forma illecita è comunque elevata; si aggira sui quattro, cinque euro al chilogrammo, e proprio per tale motivo il fenomeno criminale dei furti è aumentato in modo esponenziale.
L'insieme delle circostanze di rinvenimento e le tipologie di materiale sequestrato portano a ritenere che quanto rinvenuto è di provenienza furtiva.
ttavia il prezzo del cavo butilico utilizzabile negli impianti elettrici è nettamente superiore. Tali circostanze portano a ritenere che quanto rinvenuto è di provenienza furtiva.
I controlli di polizia giudiziaria si stanno incrociando con quelli di natura amministrativa e allo stato sono in corso verifiche sui documenti oggetto di sequestro al fine di consentire la tracciabilità del metallo.
Gli Agenti della Polizia di Stato hanno sottoposto a sequestro giudiziario complessivi 5.190 chilogrammi di rame.
Il legale rappresentante della società proprietaria del centro di raccolta, un vittoriese di 51 anni è stato denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di ricettazione.
Le indagini continuano al fine di accertare eventuali ulteriori illeciti penali, nonchè sulla individuazione dei conferitori del metallo in questione.