Gli immobili sequestrati sono riconducibili ad un palermitano di 66 anni condannato per usura ed estorsione. Sequestrati altresì immobili dove si esercitava la prostituzione
Nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato della Divisione Polizia Anticrimine - Ufficio Misure di Prevenzione ha eseguito il decreto di sequestro di beni a vario titolo riconducibili ad un palermitano di 66 anni, giusto provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Ragusa, su proposta formulata dal Questore di Ragusa, e sulla scorta delle risultanze investigative condotte dagli Agenti dell'Ufficio Misure di Prevenzione.
Nel sequestro in argomento sono ricaduti altresì beni formalmente riconducibili ad altre persone, familiari del sessantaseienne, considerate tuttavia intestatari fittizi; l'uomo, già condannato per usura ed estorsione, si trova oggi agli arresti domiciliari.
Nel sequestro sono ricaduti terreni agricoli, immobili adibiti a garage ed appartamenti, alcuni dei quali risultati concessi irregolarmente in locazione, tutti ubicati tra Ragusa, Chiaramonte Gulfi e Comiso: in particolare, 10 immobili siti a Ragusa, di cui 1 villetta in c.da Pozzillo, 2 garage e 7 abitazioni, alcune delle quali risultate affittate a donne dedite alla prostituzione; 2 immobili ubicati a Chiaramonte Gulfi, di cui un'abitazione ed un terreno rurale annesso; un terreno agricolo a Comiso.