Tra loro 5 scafisti fermati dalla Squadra Mobile di Ragusa
Nella giornata di ieri la nave della Capitaneria di Porto, ha soccorso in mare una barca con a bordo 223 persone giunti al porto di Pozzallo la macchina dei soccorsi si è subito attivata e mentre la polizia scientifica procedeva all’identificazione gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa, con la partecipazione di un’aliquota dei Carabinieri e della Guardia di Finanza hanno concluso le indagini atte a rintracciare gli eventuali scafisti.
Le indagini della Polizia inizialmente sembravano molto complesse, in quanto tutti i migranti hanno raccontato che gli scafisti fossero tornati indietro a bordo di una piccola lancia, non prima di aver legato con una cima il timone impostando la rotta verso l’Italia nonostante anche le iniziali prove confermassero il racconto, dopo ore di indagini serrate tra i migranti e conquistata la fiducia di quest’ultimi, hanno raccontato la verità, di aver pagato 2500 dollari, hanno indicato l’intero equipaggio che era composto da 5 persone, e dopo avergli dato le raccomandazioni su cosa raccontare, hanno spento il motore, lanciato l’allarme per poi confondersi con gli altri passeggeri.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno fermato i 5 scafisti, che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria