CHIUSURA LOCALE PUBBLICO PER 15 GIORNI.
Nei decorsi giorni, l’attività di prevenzione disposta dal Questore di Prato de Lorenzo e disimpegnata dalla Polizia di Stato anche con operatori della Squadra di Polizia Amministrativa in sinergia con la Polizia Municipale di Prato, ha consentito di verificare, attraverso controlli di natura amministrativa, gli adempimenti di legge cui devono soggiacere gli esercizi pubblici.
In tale contesto, tra i vari controlli è stato accertato che un locale pubblico di somministrazione di cibo e bevande, ubicato in pieno centro storico, (via Santa Trinita), vendeva alcolici a minorenni nonostante il divieto imposto dalla legge;
Alla luce delle verifiche effettuate e della gravità dele violazioni accertate, il rilievo assunto dalla violazione sia sotto l’aspetto sanzionatorio che per ciò che riguarda la sfera etico sociale, al fine di tutelare l’interesse della collettività, il Questore di Prato nella giornata odierna, ha emesso il decreto di propria competenza che dispone la CHIUSURA, per giorni 15 (quindici), dell’esercizio pubblico gestito da cittadino italiano, operante a partire dalle ore 00.00 del 19 aprile p.v.
Il provvedimento in esame, come detto, si è reso necessario poiché è stata accertata , la scorsa settimana ad opera della Polizia Municipale di Prato, la reiterazione della violazione della legge che vieta la somministrazione di bevande alcoliche a persone minori di 18 anni, violazione per la quale l’esercizio pubblico era già stato destinatario di analogo provvedimento lo scorso mese di gennaio con la sospensione della SCIA per giorni 7.
Inoltre nel corso del controllo veniva contestata la mancanza di licenza per la vendita di alcolici nonché l’assenza della valutazione d’impatto acustico per la diffusione di musica all’interno del locale, peraltro altresì privo di autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico dove erano collocati tavoli a disposizioni dei clienti.
Si evidenzia che l’esercizio commerciale in argomento sin dal 2018 è stato oggetto di vari esposti dei residenti della zona per il disturbo della quiete pubblica e per la presenza di frequentatori del locale adusi a bivaccare nell’area adiacente con pregiudizio dell’ordine e la sicurezza pubblica.
